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Da agosto a gennaio: riecco l’Inter, voglia di rivincita. Borja e Vecino tornano da ex: quale accoglienza al Franchi?

Era il 20 agosto 2017, in campo c’era una Fiorentina che più che una squadra era un insieme di giocatori che da poco vestivano la stessa maglia. Come terzini c’erano Tomovic e Maxi Olivera, Vitor Hugo titolare in difesa (Pezzella appena arrivato e in panchina), Badelj (infortunato) e Chiesa (squalificato) assenti con Sanchez in mediana ed Eysseric titolare insieme a Gil Dias, mentre Simeone era arrivato in viola da appena una manciata di giorni. Thereau e Laurini dovevano ancora arrivare dal mercato… Insomma, n’è passata d’acqua sotto i ponti da quell’Inter-Fiorentina, prima giornata di campionato.

Tre a zero netto dei nerazzurri, due reti nei primi 15′ e Fiorentina quasi mai in partita. Un disastro per i viola, con largo senso di impotenza nei confronti di una già organizzata squadra di Spalletti. Quattro mesi e mezzo dopo, l’Inter arriverà al Franchi. E la voglia di rivincita è alta in tutto il gruppo viola. Per dimostrare, soprattutto, i progressi in questo periodo di lavoro con Pioli. Una squadra che pian piano ha assunto consapevolezza, certezze e automatismi, fermo restando certi limiti di qualità che restano evidenti in parte della rosa. Una prestazione all’altezza per chiudere un ciclo tutto sommato positivo, partito da metà novembre, che ha consegnato al giro di boa una Fiorentina che se la sta giocando, nonostante tutto, per l’Europa: questa la voglia del gruppo viola, determinato a superare anche l’amarezza per i due punti persi contro il Milan.

“Se arriviamo a rimpiangere due punti persi con i rossoneri, vuol dire che siamo cresciuti molto in questi mesi”, ha commentato Pioli. La Fiorentina arriva in un momento positivo (3 vittorie e 4 pari di fila), l’Inter dopo un periodo in cui ha perso diverse certezze e terreno in classifica (non vince da 5 gare, e ha perso il derby di Coppa). Può essere una svolta per entrambe, insomma, prima della sosta invernale, per la prima volta posticipata dopo l’Epifania.

Sarà, poi, un appuntamento particolare per due giocatori che tornano per la prima volta al Franchi da ex: Borja Valero e Matias Vecino. Storie diverse, rapporti diversi con Firenze. Furono due delle cessioni ‘eccellenti’ nella rivoluzione estiva: sabato torneranno a Firenze per la prima volta con la maglia nerazzurra. Che accoglienza riceveranno dal Franchi? Fischi o applausi? Attesa soprattutto sullo spagnolo, visto che i tifosi fin dall’estate si sono divisi sulla sua partenza. Tra chi lo vedeva una ‘tassa milionaria‘ per la Fiorentina, non più in grado di essere decisivo, e chi invece lo considerava sempre una bandiera, un simbolo, un fiorentino acquisito. Il ‘Sindaco‘.

Querelle che si è riaccesa ultimamente con le parole di Andrea Della Valle (“Borja Valero era l’unico che non voleva essere ceduto in estate”), dopo le frecciatine a distanza tra Corvino-Cognigni e lo spagnolo nel corso dei mesi. Una partita nella partita, magari in un Franchi ancora (quasi) pieno dopo le 30 mila presenze contro il Milan. Quattro mesi e mezzo dopo quella pesante sconfitta d’agosto, riecco l’Inter. Con la voglia di far vedere, sul campo, un’altra Fiorentina.

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