Rassegna Stampa

Cristoforo, Salcedo, Maxi Olivera, Tello, De Maio: sono in attesa di conoscere il loro futuro

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Come riporta il Corriere dello Sport Stadio, manca un mese più o meno, sarà il tempo del…giudizio universale-calcistico. Adesso però è fondamentale esaminare anche quelle che sono state alcune delle scelte fatte dal direttore dell’area tecnica. Considerato che il prossimo mercato sicuramente tutto sarà meno che complicato. Ricordiamo la partenza. Pantalo Corvino arriva a Firenze, dice che vuol vincere ma aggiunge che «ho portato l’elmetto perché ci sarà da battagliare».

Prima operazione: vendere. I Della Valle hanno fissato le trincee: rientrare di 38 milioni di euro. Mica scherzi. Investimenti? Non se ne parla. Corvino dopo aver «potato» monte ingaggi e rosa, sceglie di cedere un solo «gioiello»: Marcos Alonso al Chelsea di Antonio Conte, che ne fa un punto fermo dei blues. Corvino crede che la squadra della passata stagione (nonostante i due comportamenti decisamente diversi fra il girone di andata e quello di ritorno) non abbia concluso la sua storia, il suo percorso, e la conferma. Pone su Nikola Kalinic una clausola capestro (50 milioni di euro) che lo difenderà anche a gennaio dall’assalto dei cinesi. Poi si dedica a quelle che chiamerà le «alternative funzionali».

Giocatori per allargare il gruppo in vista dei tre traguardi stagionali: campionato e le due Coppe. E Sousa? Non sottoscrive mai il tutto, conferma la collaborazione, ma prende distanza dalla cessione di Alonso e dall’arrivo di Maxi Oliveira. Il suo «mantra» sarà: «Io sono solo l’allenatore e devo solo cercare di far rendere al massimo questi ragazzi». Per la verità non è questo quello che dirà Andrea Della Valle. Sousa ribatterà: «Nessuno mi ha chiesto l’Europa». Andrea Della Valle a Moena aveva dichiarato: «Vogliamo il quarto posto, il quinto dello scorso anno è stato un…regalo all’Inter». Su questo equivoco allenatore e società stanno ancora camminando sul filo. Equilibrismi.

Intanto ricordiamo a tutti chi sono e cosa stanno facendo le «alternative funzionali». Sebastian Cristoforo, prestito con obbligo di riscatto a 3,5 milioni, dal Siviglia: un gol in Europa e due assist, di cui uno in campionato.
Maxi Olivera, prestito con obbligo di riscatto a 2,5 milioni, dal Penarol, 24 presenze in tutte le competizioni e due palle-gol, in campo internazionale.
Carlos Salcedo, prestito con diritto di riscatto a 3 milioni, dal Chivas Guadalajara, un assist per Babacar con l’Inter.
Carlos Sanchez, prestito con obbligo di riscatto (raggiunto con presenze) a 3 milioni, Aston Villa: un gol al Chievo e un passaggio perfetto per Ilicic col Genoa.
Cristian Tello, prestito con diritto di riscatto a 5,5 milioni, Barcellona (blaugrana con diritto di controriscatto a 8 milioni): 4 reti e 6 assist tra Serie A e Europa League. Per lui la decisione per il momento è esercitare il diritto.
Gaetano Castrovilli, prestito con obbligo di riscatto a 1 milione, Bari.
Giuseppe Scalera, prestito con diritto di riscatto a 0,8 milioni, Bari: per questi ultimi decisione di riscatto dopo i sei mesi positivi in Primavera.
Sebastian De Maio, prestito, Anderlecht.
Marco Sportiello, prestito con obbligo di riscatto a 5 milioni di euro nel 2018, dall’Atalanta.
Riccardo Saponara, prestito con obbligo di riscatto a 8,5 milioni nel 2018 dall’Empoli: dal suo arrivo, un gol col Torino e due assist con Crotone (vittoria) e Samp (pari). Un peso o un patrimonio dal quale ripartire per il futuro? Opinioni diverse, sicuramente con Sousa: per molti un giudizio aperto.

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