Insieme al messicano Salcedo, Sebastian Carlos Cristoforo Pepe – il nome per esteso – sarà riscattato a giugno per tre milioni e mezzo. Indipendentemente da suo rendimento. L’accordo con il Siviglia per il trasferimento in presitito prevedeva infatti l’obbligo. Non una formula usuale, considerata la politica viola in tema di mercato estivo. Segno evidente che Corvino su questo centrocampista crede ciecamente, contrattempi fisici o meno. Per ora, però, le occasioni per confermare la fiducia del direttore generale dell’area tecnica ci sono state con il contagocce, anche se nelle rare occasioni ha messo in mostra la sua affidabilità nel ricoprire la zona centrale, magari con meno intuizioni di Badelj, ma il dinamismo e i piedi buoni sono patrimonio dell’ex capitano del Penarol.
Per ora, come detto, in campionato ha giocato solo 31 minuti totali, suddivisi in tre partite, quindi spiccioli. Mentre in Europa League è andata meglio con 152 minuti in due partite e quell’assist di tacco per la rete di Kalinic in Fiorentina-Qarabag. «Non sono quel tipo di giocatore. Recupero palloni e faccio ripartire la squadra. Se mi viene un assist vuol dire che ho sbagliato», disse ridendo prendendosi un po’ in giro. L’Europa, dunque, è l’occasione per dimostrare anche a Sousa che lui può essere più di una alternativa per il centrocampo viola.
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Redazione LaViola.it