Connect with us

Focus

Crisi viola: solo errori dell’allenatore o aria di fine ciclo?

Che il mercato della Fiorentina non abbia soddisfatto nessuno lo sanno anche i sassi, ma da qui a trovarsi di fronte una squadra con le stesse identiche incertezze mostrate nel girone di ritorno del 2016 ce ne corre. Lentezza nel giro palla, avversari ormai abituati a difendere il sistema di gioco improntato da Sousa, giocatori che danno l’impressione di non avere quella cattiveria agonistica che spesso ti fa vincere le partite. Tutte caratteristiche della Fiorentina anno solare 2016.

Dopo l’ennesima mediocre prestazione di domenica l’ambiente viola ha cominciato a mettere in discussione la posizione di Paulo Sousa, reo di essere incapace di trasmettere quella foga agonistica che aveva caratterizzato la Fiorentina della prima parte del passato campionato, e troppo fisso nei suoi principi di gioco ormai letti dagli esperti allenatori che militano nel campionato più tattico del mondo.

Un dubbio però cresce di partita in partita nell’ambiente viola: e se il problema non fosse solo Sousa? Se fossimo davanti ad un’annata stile Mihajlovic-Delio Rossi 2.0? Se l’organico della Fiorentina fosse arrivato alla fine di un ciclo? La paura più grande è proprio questa, perché ci sono somiglianze tra le due Fiorentine. Dopo un campionato anonimo ed un mercato deludente, all’ottava giornata la Fiorentina 2011-2012 aveva 10 punti, uno in più della squadra viola attuale, alla quale però manca una partita. All’undicesima giornata Mihajlovic venne esonerato e sostituito con Delio Rossi (con grande entusiasmo popolare), dopo una sconfitta contro il Chievo. Si pensava che fosse il serbo la radice di tutti i mali viola, invece la Fiorentina rossiana non fece di meglio in campionato, arrivando pericolosamente vicina alla zona retrocessione e salvandosi solo alla penultima giornata, con l’indecente intermezzo del pugno sferrato dal mister riminese ad Adem Ljajic a suggellare una stagione disastrosa che poteva concludersi con una tragica retrocessione. In quel caso, a fine campionato, si disse che era finito un ciclo e si decise di ricominciare da zero, cambiando praticamente l’intera rosa, l’allenatore ed il direttore sportivo; decisione rivelatasi più che azzeccata vista la grandiosa ripartenza negli anni di Montella.

E’ possibile essere tuttora allo stesso punto di cinque stagioni fa? Oppure la situazione odierna è uno scenario totalmente diverso, in cui scelte e motivazioni trasmesse dall’allenatore (oltre a discutibili sessioni di mercato operate dalla società) non convincono? Non si può dare oggi una risposta a queste domande, è troppo presto per poter tirare le somme a meno di un quarto di campionato. Di certo ci si auspica di non essere davanti ad un organico arrivato alla fine di un ciclo, perché significherebbe assistere ad una stagione di anonimato.

103 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

103 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Focus

103
0
Lascia un commento!x