Il dg Ferrari ha confermato la volontà del presidente di intervenire sul mercato, ma ora servono i fatti: idee Cristante e Man
Altro che vittoria della svolta, del ritorno in zona Champions. La Fiorentina naufraga anche a Monza, contro l’ultima della classe — che fino a ieri sera aveva vinto soltanto una volta — e certifica la sua crisi, che nemmeno il passaggio al nuovo anno riesce a smussare. Così scrive La Repubblica.
CRISI. Un punto nelle ultime cinque partite, rappresentano la prima vera crisi stagionale. E se alla vigilia Palladino aveva chiesto come obiettivo quello di migliorare i punti del girone di andata la risposta è stata una partita schizofrenica, confusa, caotica, senza una trama definita e spesso con giocate estemporanee. Male Gudmundsson, impalpabile Kean, un centrocampo a due ancora una volta preda degli avversari e dei cambi che, a parte Beltran e il debutto di Folorunsho, non hanno cambiato l’inerzia.
INTERVENTI. Troppo poco per pareggiare, dopo il 2-1 di Beltran, una partita persa nella gestione, nella testa e nelle gambe. Adesso urge un cambio di passo, al resto ci penserà poi il mercato. Pablo Marì per la difesa, un centrocampista di peso e di struttura come Cristante e un esterno, non solo Luiz Henrique ma anche Man del Parma sono nomi concreti. Con la premessa che Commisso è pronto a intervenire, anche economicamente, come confermato dal direttore generale Ferrari nel prepartita. Ma è il momento di trasformare le parole in fatti. Altrimenti sarà l’ennesima stagione evaporata a gennaio.
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Redazione LaViola.it