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Crisi Viola: 16 punti persi sulla Roma, 11 su Milan/Bologna. Riprese horror e difesa sempre bucata

Mandragora, Ranieri, Adli e Folorunsho - Fiorentina

Tutti i numeri della crisi della Fiorentina. Dal ko di Bologna in poi la squadra viola è crollata. Per punti, gioco e identità

Non bastassero le sensazioni che trasmette sul campo, ci sono anche i numeri a certificare quanto il momento della Fiorentina sia critico.

PUNTI. Dalla giornata numero 16, cioè quella in cui la squadra di Palladino è caduta a Bologna coi rossoblu, la Fiorentina ha rimediato 8 punti in 11 partite. Il recupero con l’Inter aggiunge 3 lunghezze allo score, che resta inferiore al punto di media a partita. Non considerando la sfida coi nerazzurri del Franchi, che valeva come giornata numero 14 di campionato, peggio in Serie A hanno fatto solo Monza ed Empoli. I brianzoli, tra l’altro, hanno fatto 3 dei loro 4 punti proprio contro i gigliati. Se si considerano solo le partite del 2025, sempre escludendo il recupero con l’Inter, i viola hanno fatto solo 7 punti in 8 giornate.

GAP CON LE ALTRE. Nel frattempo le altre competitors per l’Europa, che a vedere il recente trend della Fiorentina sembra quanto mai lontana, hanno recuperato una valanga di punti alla Fiorentina. Escludendo il recupero con l’Inter, rispetto agli 8 dei viola, la Roma ne ha fatti 24, il Bologna e il Milan 19, la Lazio 16, la Juventus 22.

RIPRESE HORROR. Dal passo falso di Bologna in poi la Fiorentina ha sempre disputato secondi tempi orribili. Da quello del Dall’Ara a quello con l’Udinese e col Napoli, da quello dell’Olimpico con la Lazio, passando per la sofferenza patita col Genoa e pure col Torino in inferiorità numerica. Col Como non ha mai tirato in porta nella seconda frazione di gioco, quasi come a Verona. Escludendo il tris rifilato all’Inter, in 11 secondi tempi da Bologna in poi la squadra di Palladino ha segnato 2 reti, quella di Beltran a Monza e quella a Torino con la Juve. Al contrario ne ha incassate 13.

DAVANTI E DIETRO. Prima del Dall’Ara la Fiorentina tirava di media 13.3 volte a partita, adesso si ferma a 12. Nelle ultime due partite, con Como e Verona sono arrivati in tutto 6 tiri totali nello specchio. La capacità realizzativa dei viola era del 19% prima del match coi felsinei, oggi è scesa al 17%. Al Dall’Ara la Fiorentina arrivava con 10 gol al passivo, 1° difesa del torneo, con la porta gigliata rimasta inviolata in 7 partite su 14, e con 10.8 tiri di media concessi agli avversari. Oggi la Fiorentina è diventata la 6° difesa del torneo, non riuscendo da quel turno a tenere mai la propria porta inviolata (sempre escludendo in recupero con l’Inter) e arrivando a 11.8 tiri concessi agli avversari di media.

Tutti numeri di un tracollo evidente, davanti e dietro. Come detto, poi ci sono le sensazioni. Anche al Bentegodi, così come accaduto col Como, la Fiorentina non ha quasi mai dato l’idea di poter far male all’avversario. Anzi. Anche col modestissimo Hellas, che in casa non vinceva da novembre, che aveva incassato 54 reti in 25 partite, che in casa veniva da 5 gol subiti con l’Atalanta e Inter, 4 dall’Empoli, 3 con la Lazio che nelle ultime 6 partite interne aveva fatto 1 punto, la squadra che dava maggiormente l’idea di poter vincere la partita è stata per lunghissimi tratti sempre e solo quella gialloblu.

E ora arriva il Lecce, venerdì. Per Palladino è l’ora di svoltare. Ora o mai più. Inevitabile, visto il trend avuto dalla sua Fiorentina da metà dicembre in poi.

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