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Cresce l’attesa del primo colpo viola. La difesa è un reparto da ricorstruire
L’attesa per il primo movimento di mercato in casa viola continua a crescere. Non che le altre società abbiano già fatto chissà cosa, però è indubbio che questa situazione non giovi all’ambiente. Quanto meno quello dei tifosi. L’importante è che la dirigenza, con Pantaleo Corvino in primis, abbiano le idee chiare su dove intervenire e, soprattutto, come intervenire. In entrata e in uscita ancora siamo alla fase embrionale. Con l’Europeo e la Copa America ancora in corso normale che tutto sia più rallentato. Per tutti. 
Il direttore lavora giorno e sera senza risparmiarsi sia per quanto riguardo all’organigramma societario sia per il parco giocatori che poi Paulo Sousa si troverà ad allenare. Tra due settimane esatte parte il ritiro di Moena e chissà se il portoghese avrà qualche nuovo giocatore a disposizione. Tutti i reparti necessitano di acquisti: con un occhio di riguardo per la difesa. Infatti, quella zona di campo con gli addii di Pasqual, Roncaglia e con la possibile partenza di Tomovic manca numericamente di elementi. Si riparte dai confermatissimi Astori e Gonzalo Rodriguez. Se già era carente come elementi a disposizione l’anno scorso, figurarsi adesso. Senza dimenticare la posizione del portiere che vede Tatarusanu non convincere del tutto.
I nomi fatti fino adesso sono diversi, si va da Oikonomou (Bologna) a Benkovic (Dinamo Zagabria), passando per Veltaman (Ajax) e Mbemba (Newcastle). Tra gli italiani si parla Santon (Inter) e di Zappacosta (Torino). Occhio anche a Wallace, classe ’94 dello Sporting Braga. Nomi, nomi e ancora nomi, dei più variegati e provenienti da ogni campionato. C’è da dire anche questo è anche un po’ il modus operandi di Corvino: farne circolare alcuni per poter lavorare sottotraccia ad altre operazioni. Quelle che veramente gli interessano. Sta di fatto che è giunto il momento di stringere il cerchio e di raccogliere i frutti del lavoro di queste prime settimane: c’è necessità di fare i primi colpi.