Covid e ristori, la Lega calcio in pressing sul governo per far fronte alle perdite: chieste le stesse misure adottate per altri settori economici
Come sottolinea la Gazzetta Dello Sport, le perdite per il Covid stimate dalla Lega Calcio ammontano a 1 miliardo e 200 milioni. Perdite destinate ovviamente a crescere nel caso in cui con l’avvio della prossima stagione gli stadi non tornassero pieni. Finora dal governo sono stati promessi appena 5 milioni. Fanno parte dei 35 stanziati per il calcio nel Decreto Sostegni bis, riservati ai club che hanno meno di 100 milioni di mol (margine operativo lordo): sono soltanto dieci e presto riceveranno 500 mila euro a testa. Un’altra misura è stata varata a dicembre dello scorso anno: il rinvio dei versamenti fiscali e previdenziali per tutte le società sportive, calcio professionistico compreso, con la possibilità di spalmare la cifra in 24 rate. Ma non basta per l’industria calcio, capace di generare l’1% del Pil italiano, e che nel 2020 produceva direttamente ogni anno circa 3 miliardi di euro di ricavi totali, generando un indotto di 8 miliardi e versando un miliardo di contributi fiscali e previdenziali
La Serie A rivendica il suo diritto ad avere dallo Stato la sua quota di contributi come è stato fatto per altri settori economici italiani. Comparti che a fronte della crisi sono stati sostenuti in modo decisamente importante, dal cinema alla cultura. Il pressing di Dal Pino e delle altre istituzioni dello sport sul Governo aumenta sempre più.
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Redazione LaViola.it