Le indicazioni emerse dalle prime tre settimane e dai primi test con il nuovo tecnico viola: tanti retropassaggi, attacco con più uomini
Con venti giorni di lavoro e quattro amichevoli in archivio sta iniziando a prendere forma la prima Fiorentina di Raffaele Palladino. Una Fiorentina che nasce con un certo grado di continuità rispetto al triennio di Italiano – gioco di posizione e possesso e calcio propositivo – ma con alcune importanti differenze che stanno iniziando ad affiorare col passare del tempo. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
COSTRUZIONE. Il primo diktat appare chiaro: si riparte dal portiere. L’uomo coi guanti è il primo costruttore del gioco, ma anche colui da cui andare in caso la prima fase di possesso non riesca a sfondare la prima linea avversaria, come dimostrato dai tantissimi retropassaggi (dieci nei primi sei-sette minuti dell’amichevole di ieri) verso Christensen. I piedi dell’estremo difensore devono rappresentare il porto sicuro in caso d’emergenza e per questo Palladino sta lavorando tanto non solo sulla tecnica base dei tre, ma anche sulla rapidità di decisione palla a terra.
AGGRESSIVITA’. Si riparte dal basso, si difende (tutti) più bassi: scontato, visto che Italiano era forse uno dei più grandi promotori dell’altezza – alle volte da vertigini – della linea difensiva. Con Palladino la squadra si abbassa in fase di non possesso di almeno cinque-sei metri, ma non solo. Cambia anche la lettura dei singoli, incoraggiati a ‘spezzare’ la linea. Si è visto soprattutto col Bolton, con le letture profonde di Comuzzo, in un uomo contro uomo di gasperiniana memoria. Si difende guardando l’avversario e andandolo a prendere anche fuori posizione, un sistema che sembra fatto apposta per un altro interprete che ancora non è in gruppo, Martinez Quarta.
VERTICALITA’. C’è un’altra differenza con il recente passato che salta all’occhio: la Fiorentina va più in verticale, incoraggiata dallo stesso Palladino e da esercizi ad hoc fatti in questi giorni. Non solo, la Fiorentina attacca con più uomini: emblematica l’azione a fine primo tempo col Bolton, cross di Dodo e conclusione di Parisi, da esterno a esterno (anche qui si scorge l’impronta di Gasperini).
Di
Redazione LaViola.it