Dopo il centro sportivo a Bagno a Ripoli, anche lo stadio potrebbe sorgere fuori dal Comune di Firenze. Parlano il sindaco e l’assessore di Campi.
In quei campi, 31 anni fa, James Brown cantò «Living in America», vivere in America. Oggi c’è chi spera che Rocco Commisso arrivi e canti «Playing in Campi Bisenzio», giocare a Campi. La Fiorentina ha un preliminare di acquisto con la Centronord, scade agli inizi di novembre. La trattativa era partita per farci il centro sportivo, non lo stadio, ma sempre di area sportiva si tratta: per questo il Comune di Campi da tempo ha previsto una «attrezzatura metropolitana» per lo sport in quelli che sono campi agricoli (e parte di parco urbano) accanto a Villa Montalvo. Questo singolo passaggio, già partito come procedura, agevola, semplifica. E potrebbe cambiare il destino di Campi e degli equilibri della Piana verso Firenze. Così scrive il Corriere Fiorentino.
VIABILITA’. L’assessore campigiano Riccardo Nucciotti è entusiasta: tifoso viola, ha il logo degli anni ‘80 tatuato sul polpaccio. Quando Joe Barone è venuto a parlare con il Comune, Nucciotti era in calzoncini (era estate), ha voluto pure fotografarlo. Nucciotti rientra nella categoria «ottimisti». Lo si capisce quando si pongono i problemi: l’area sarà anche libera, i tempi di intervento saranno anche veloci, ma come ci si arriva, visto che in auto (partenza ore 15) ci vogliono almeno 45 minuti senza traffico, da Firenze? «Qui ci sono già due svincoli autostradali, facilmente collegabili, Prato est e Calenzano. L’ultimo pezzo della Mezzana-Perfetti Ricasoli, che collega Prato a Sesto e Firenze, apre a fine ottobre», parte Nucciotti, citando poi i «cinque milioni di euro già finanziati per la circonvallazione ovest per bypassare via dei Confini. La stazione ferroviaria di Pratignone, a Calenzano, in linea d’aria può essere collegata facilmente». E la tramvia? «Prolungare quella che arriverà a Sesto è possibile, magari fino ai Gigli».
OPPORTUNITA’. Il suo sindaco, Emiliano Fossi, rientra invece nella categoria «realista» (e «diplomatico», dopo gli scontri con il collega Dario Nardella, abbassa i toni): «Vede, se come pare il restyling del Franchi salta, e la Mercafir non convincerà la Fiorentina per i tempi e altri problemi, noi crediamo che questi terreni siano un’opzione realistica, con iter semplice e breve. Un’opportunità per Campi, per la Fiorentina che vuole svilupparsi, ma anche per tutta l’area metropolitana». Ma come è possibile pensare che un’area sì, vergine, ma tutta da ripensare per la mobilità, sia migliore di una come quella della Mercafir, con stazione Fs già programmata, tramvia già costruita a 300 metri e mega parcheggi in fase di costruzione? «I miei uffici — dice Fossi — dicono che in 310 giorni si può finire tutta la procedura burocratica, Vas e Via comprese, e dare i permessi a costruire. Per uno stadio ci vogliono due anni di cantieri». Per il resto delle opere collegate? «È ovvio che c’è da ripensare molto, ma si può fare: noi siamo pronti. La nostra è un’opera realistica».

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Redazione LaViola.it