Pantaleo Corvino ha parlato così fuori dall’Istituto degli Innocenti su vari temi legati al mondo viola: “Non vengo dal settore giovanile devo essere sincero, sono sempre stato come responsabile nelle prime squadre, però la mia vocazione per il settore giovanile è sempre stata spiccata.
Dove ho lavorato ho sempre svolto le mansioni del settore giovanile con attenzione, facendomi aiutare da coordinatori che hanno sviluppato quello che ritengo debba essere un modello fuori e dentro al campo che ha portato a risultati numerici: oltre ai dodici titoli italiani, ha portato tanti ragazzi ad essere protagonisti a tutti i livelli. Ho sempre creduto che oltre alle regole, alla disciplina e al sacrificio bisogna mettere allenatori, dirigenti all’altezza, ma questo certe volte non basta: sviluppare una parte tecnica è un conto ma l’arte del sapere e della conoscenza è un aspetto importante nella crescita di un ragazzo per farlo rendere completo. È importante avere fondamenta attraverso lo sport, la scuola e la famiglia.
Sportiello? Nel complesso valutazioni positive, non possiamo valutare solo una gara. Si giudica in base alla sua stagione. La stagione è stata impegnativa dall’inizio della stagione perché abbiamo dovuta cambiare tanto e ora che mancano cinque partite siamo in lotta per l’Europa. Ci dispiace di aver raccolto solo un punto nelle ultime due partite, ma essere qua a questo punto della stagione, parlando di singoli e dirigenza significa aver fatto un buon lavoro.
Decisioni arbitrali con la Lazio? Certi dirigenti di certe squadre sono troppo furbi, oltre a preparare bene le squadre anche nella comunicazione. I torti che subiscono le altre squadre sembra che li subiscono solo loro, non voglio fare riferimenti, ma l’ultima volta che avevo parlato di Damato con l’Inter la scorsa stagione, non lo abbiamo più avuto per un anno. Questa volta non lo voglio fare perché dobbiamo concentrarci sulla gara di domani. Della Valle assolti da Calciopoli? Noi non abbiamo mai avuto dubbi a riguardo”.
Di
Francesco Zei