Da luglio in poi molti barometri hanno interpretato le perturbazioni vere o presunte di Sousa, esercizio alla distanza scivoloso per tutti, ci ha pensato giovedì Corvino a smazzare la metereologia giocando d’anticipo sul tormentone-rinnovo: «Sousa è un vincente, con lui stiamo lavorando anche per il futuro». Un’uscita significativa per la serie «messaggi ai naviganti», nessuno escluso, dopo il groviglio di sfumature linguistiche italoportoghesi, basculanti in zone promiscue.
Sousa è stato probabilmente troppo coerente con se stesso sbobinando per quattro mesi lo stesso messaggio («Non ho smesso di sognare, ma sono molto più realista»), aggiungendo parole interpretabili a seconda degli umori collegati ai risultati. Non felicissima poi l’idea di riferirsi alla possibile malafede dei cronisti – citati tutti in blocco, anche questo non proprio il massimo – per il modo in cui sono state riportate da qualcuno le parole alla vigilia della partita contro il Bologna; trattavasi comunque di concetti già abbondantemente espressi nelle settimane precedenti, questa volta ripetuti dopo il pareggio interno contro il Crotone.
Ma qui si entra in un altro campo – la dietrologia – esattamente quello che Corvino ha inteso sgombrare spiegando che il nuovo percorso può essere in fase di innesco: non ci sono mandanti, né esecutori, piuttosto un allenatore che sta lavorando con una società depositaria di un’opzione per prolungare il contratto. Corvino e Sousa si stanno confrontando su tutto, compreso il mercato di gennaio, analizzando in modo approfondito ogni situazione. Eventuali partenti, possibili rinforzi. Per Sousa nessuna sindrome da telefono non raggiungibile, una volta chiuso il mercato di gennaio.
La differenza per l’allenatore rispetto al passato – quello che gli aveva fatto perdere una parte degli stimoli – è che l’interlocutore di riferimento ha ora la possibilità e l’autonomia di rispondere in modo chiaro, sì o no, raramente forse. Gli approfondimenti con Corvino si basano perciò su prospettive reali e l’approccio concreto sembra rassicurare molto Sousa.
Presto per ipotizzare il rinnovo del contratto e i tempi per l’affondo, anche perché entrambe le parti sono consapevoli di quanto i prossimi risultati potrebbero cambiare le disposizioni d’animo in una stagione cominciata con atteggiamento tiepido: ma è un fatto che Corvino e Sousa stiano lavorando e pianificando in sintonia, proseguendo a tutto tondo il lavoro di squadra che ha portato all’evoluzione del modulo.
Il direttore generale dell’area tecnica ha associato a Sousa la parola ’futuro’ anche per smentire possibili mal di pancia all’interno della società sull’atteggiamento troppo realista del tecnico portoghese. La verifica sarà continua per tutti, anche se le quattro vittorie nelle ultime cinque partite hanno aperto un nuovo capitolo all’interno di una stagione cominciata sulla scia deludente di quella declinata al quinto posto: è il momento giusto per cercare continuità e la posizione di Corvino riflette l’obiettivo primario di fare gruppo, in tutti i sensi.
E così Sousa ammorbidirà in pubblico la sua posizione, evitando di fare ulteriori riferimenti al mercato-flop dello scorso gennaio (ferita non rimarginabile, comprensibilmente, ma che senso ha continuare a ribadire la delusione dopo nove mesi?) ben sapendo di dover dimostrare la proporia volontà di restare a Firenze lavorando bene sul campo. Serviranno risultati e passione, il futuro si costruisce giorno per giorno e il messaggio di Corvino va in questa direzione. Prossimo step la Samp domani pomeriggio: siamo a novembre e lo scorso mercato di gennaio fa parte del capitolo sogni sfasciati, molto più modestamente è giusto puntare quota 19 in classifica e poi si vedrà.
Di
Redazione LaViola.it