Pantaleo Corvino, ha parlato così a Rtv 38: “Quando sono tornato a Firenze ho scelto di continuare e credere in questo ciclo pensando che non fosse finito. Sono figlio anche di un altro ciclo, del precedente lungo cinque anni, in cui siamo stati protagonisti in Champions ed Europa League; poi andai via quando capii a febbraio che il mio tempo era finito in quel momento. I problemi familiari di salute di mia madre mi hanno portato lontano dal calcio per un po’. Poi mi ha richiamato la Fiorentina, dopo la parentesi Bologna che ho abbandonato per vari motivi e abbiamo deciso di ripartire insieme.
Nessuno tra i dirigenti è stato a qui sette anni come me, dopo la prima esperienza conosco meglio i fiorentini e l’ambiente e sento che Firenze è la mia città. Con ADV abbiamo lo stesso entusiasmo di prima nel cercare di fare qualcosa di importante per Firenze. Abbiamo voglia di alzare qualche trofeo. Ci siamo andati vicini con una semifinale di Europa League persa ai rigori, una semifinale di Coppa Italia nel ciclo precedente.”
Corvino poi si sofferma sulla figura dell’allenatore: “Paulo Sousa? Fino allo scorso anno la Fiorentina primeggiava in Italia giocando un calcio importante. Per questo ho voluto dare continuità al progetto tecnico. Sono soddisfatto degli sforzi dell’allenatore lusitano, dobbiamo ritrovare attraverso il lavoro quello che abbiamo perso per vari motivi, mantenendo l’umiltà.”
Sui nuovi giocatori arrivati dal mercato estivo: “Con l’allenatore abbiamo pensato che questa squadra per tredici-quattordici calciatori avesse già dato quanto poteva dare. Attraverso il lavoro sul mercato, siamo riusciti a cedere solamente uno di questi protagonisti, cioè Alonso, oltre a riequilibrare il monte ingaggi. Spero che nuovi siano un aiuto valido per essere competitivi sui tre fronti.
Su Toledo e Diks: “Vanno aspettati, sono giocatori che possono dare in futuro tanto alla Fiorentina”.
Sulla situazione Badelj: “Non mi piace che gli agenti dei giocatori parlino troppo, chi vuole essere vicino alla Fiorentina parli più con noi che all’esterno”.
Su Kalinic: “Ho rifiutato un’offerta superiore ai 25 milioni di euro per lui quest’estate. Se un nostro giocatore vuole restare alla Fiorentina, noi lo accontentiamo”.
Rinnovi Gonzalo e Borja: “Gonzalo è l’unico in scadenza nel 2017, è stato il primo con cui ho parlato di rinnovo viste le tempistiche. Borja Valero ha un contratto fino al 2019 e il suo rinnovo non è una priorità ora come ora, ma vogliamo continuare ancora insieme”.
Tello: “La trattativa per riportarlo qui è stata molto lunga, perché c’era la volontà di tenerlo alla Fiorentina, ma non alle stesse condizioni pattuite lo scorso anno. Abbiamo voluto prenderlo in prestito con una cifra di riscatto tale da poterlo acquistare qualora riesca a convincerci. Se raggiungerà un numero determinato di presenze, il riscatto si abbasserà, ma non è vero che se non gioca dobbiamo pagare una penale al Barcellona”.
Sulla partenza dolorosa di Giuseppe Rossi: “Penso che farlo partire sia stata però la cosa più giusta da fare”.
Su Mario Ciuffi: “Nella mia prima esperienza sono stato poco a contatto con la Firenze città. Con Mario, invece, è come se avessi vissuto Firenze. Il popolo fiorentino ha quella passionalità che Mario riusciva a trasmettermi. Gli sono stato vicino nella sofferenza e anche quando ho deciso di stare lontano dal calcio. Il giorno della presentazione mi sono fatto portare da una persona di Lecce la sciarpa di Mario”.
Di
Redazione LaViola.it