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“Pensavo di entrare con una canzone, gli amori girano girano, ma non finiscono mai… A Gennaio il mercato è sempre difficile, delle idee e degli aggiustamenti. E’ molto difficile trovare giocatori veramente importanti a Gennaio che altri lasciano partire. Saponara credo che sia frutto di rafforzamento, idee e aggiustamento. Accomuna queste tre componenti. Quando è emersa questa possibilità, l’ho detta a Paulo e lui l’ha condivisa. Io con il mio allenatore ho rapporti quotidiani e diretti. Non avendo niente da fare nelle ultime 30 ore di mercato, in entrata, forse qualcosa in uscita, possiamo quasi già fare un punto”.
Ancora Corvino: “Rapporto riallacciato con l’Empoli? Io con l’Empoli non ho mai avuto problemi. Non ero il ds viola quando c’era l’opportunità di Di Natale. Altre operazioni come Almiron o altri, che avevano valutazioni eccessive secondo me, ho deciso di non chiuderle. Anzi, all’Empoli a volte abbiamo fatto anche altre operazioni come il mandare qualcuno a giocare. Con Saponara si è creata questa occasione, e l’abbiamo sfruttata”.
Difensore? “Tutto è migliorabile, e questi miglioramenti devi vedere se e quando li puoi fare. Il mercato di gennaio è difficile, difficile trovare difensori superiori ai nostri. Il mercato non li offre, oggi, non li ho trovati. Anche in altre fasi, non è facile trovare singolarmente dei grandissimi difensori a cifre nostre. Oltre che i singoli, conta anche il reparto. E io penso che oggi abbiamo titolari Gonzalo ed Astori: trovarne di più forti, come centrali, era impossibile. Ci siamo impegnati per trovare soluzioni funzionali e alternative, per il presente ed il futuro. Come Salcedo, De Maio. Quando si hanno questi difensori, guardando anche quelli che hanno gli altri, non bisogna pensare sempre ai singoli. Con una filosofia da possesso palla, ci sta che rischi qualcosa. E’ una filosofia nata da anni. Chiaro che se hai un Bonucci, o un Vidic giovane, può incidere. Ma se prendi 1 gol contro il Napoli, o 3 contro il Genoa, non bisogna puntare il dito sui singoli. Questa è la nostra filosofia di gioco, del nostro allenatore, e la sposiamo”.
Saponara, Sousa quando l’ha saputo? “Io l’ho detto 8 giorni fa a Sousa. Quando con Freitas abbiamo un’idea, guardiamo se è fattibile e poi lo diciamo ad allenatore e proprietà. Ne ho parlato con Sousa 8-10 giorni fa, lui è stato contentissimo perché lo conosceva da tempo e lo reputava già forte. Poi l’altro giorno gli ho detto che la trattativa era fatta, è durata 10 giorni la trattativa”.
Badelj? “Il suo procuratore parlava ogni giorno, da quando sono qui ha iniziato a parlare ogni quindici giorni, poi ogni mese e ora non parla più. Io non ne parlo adesso. A me nessuno ha chiesto di Badelj”.
Caceres? “Noi abbiamo idee, e in alcune situazioni ci sono intermediari che parlano con giornalisti ma non con noi. Tante cose escono, senza nessun senso”.
Gonzalo? “Ci sono delle trattative: a volte si trova un incontro, a volte no. Questa è una trattativa in cui ognuno fa un’offerta e una proposta giusta. Al momento è ancora da considerare una trattativa”.
Italianizzazione e soldi cinesi? “La nostra idea è quella di cercare di creare un nucleo importante di italiani, di italianizzare la rosa. Fermo restando che la qualità se non c’è in casa la devi andare a prendere fuori. Ma è giusto trovare delle qualità italiane. Abbiamo trovato Astori, c’è Bernardeschi, ora Chiesa, Sportiello, Saponara. In un calcio in cui devi cercare di creare risorse tecniche, devi allargare la base con calciatori italiani. Il mercato cinese è un mercato in cui tutti noi stiamo subendo questa ondata, questo tsunami, che sta alterando certe situazioni”.
Kalinic? “Ha trasmesso i valori di questa Fiorentina, da uomo vero. Se qualcuno offrisse 50 milioni? Non credo che torni indietro, da uomo vero quale è. Noi come clausola abbiamo messo 50, e non 35-40 pensando che nessuno potesse arrivarci. Nessuno si è avvicinato alla clausola. Se arriva qualcuno che offre quei soldi, penso che Kalinic sia un uomo vero e immagino non ci siano problemi”.
Filosofia di gioco e Sousa? “Questa filosofia c’è da 18 mesi e ancora prima con Montella. Attaccare con possesso palla, e giocare. A me è sempre piaciuta questa filosofia, di Montella e Sousa. L’ho apprezzata e sposata, ora la difendo. Sono convinto che questa filosofia ha più pro che contro. I contro sono che va a creare criticità ai difensori, quando difendono. Ma non si può dare la colpa ai singoli. Li difendo”.
Clausola per Bernardeschi come per Kalinic? “La Fiorentina non è un club che mette la scritta vendesi. La qualità nostra non la offriamo a nessuno. Dev’essere la qualità a dirci che non è felici, che vuole andare da qualche altra parte. Poi se c’è qualcuno che vuole andar via, ce lo dice e noi vediamo se è una cosa fattibile o non fattibile. Abbiamo sempre difeso le nostre migliori risorse”.
Quanto è stato pagato Saponara? “Ci sono dei bilanci, e voi siete molto bravi a leggere. Non so se per una questione di privacy è possibile. Diciamo che è stata un’operazione intorno ai 9 milioni di euro”.
L’Europa? “Ieri si vinceva 2-0, e ho visto Simeone, già ammonito, che ha fatto un fallo da dietro e andava espulso. Poi due gol di Simeone ci hanno portato al pari. Con quei 2 punti che ci mancano eravamo lì vicini. La squadra aveva dimostrato di meritare quella vittoria. Dobbiamo crederci tutti, la squadra ha potenzialità per farcela”.
Chiesa? “Dico la verità, ha sorpreso più voi che noi. L’abbiamo tesserato quando aveva 11-12 anni, noi abbiamo coltivato tante pianticelle. Ci siamo dati anche una pacca sulle spalle, riuscendo a blindarlo prima che si consacrasse. Segno che ci abbiamo creduto molto prima che tutti se ne accorgessero”.
Anche Borja no alla Cina? “Certe cose le sento solo da voi”.
Diks? “Il mercato in entrata è chiuso, in uscita abbiamo qualche operazione minore da fare. Quei calciatori che hanno giocato poco o niente, e se ci chiederanno di andare a giocare per dimostrarci il loro valore, dobbiamo farlo. Per Diks stiamo prendendo in considerazione questa cosa, e penso che lo accontenteremo. Il ragazzo ci ha espresso questa volontà, ce l’ha detto proprio questa mattina. Ha richieste da qualche squadra italiana, lui ha espresso il desiderio di andare al Vitesse in prestito dove era titolare prima di venire qui. Lo stiamo accontentando, andrà al Vitesse. Resta poi Toledo, che non è nostro ma è in prestito. La società di appartenenza ci ha detto che sta valutando alcune proposte in Sudamerica, ma è giusto che decidano loro. Altre cose minori non ci sono, sono state fatte quasi 40 operazioni in uscita in estate. Ora dobbiamo iniziare a pensare al futuro, al nostro modello. Sta a noi fuori dal campo, perché in campo abbiamo un mister che sappiamo che vuole arrivare a fare il meglio con questo gruppo”.
Saldo di due mercati dal ritorno alla Fiorentina? “Ho dovuto tener conto di rientrare nella parte economica senza squilibrare la parte tecnica, attuale e soprattutto al futuro. Le operazioni sono mirate al futuro, soldi che la società si deve accollare. Senza indebolire questo organico, mettendo delle funzionalità, arricchendolo, pensando anche a risolvere l’equilibrio economico che mi vedeva impegnato quest’anno”.
Quarto posto di nuovo per la Champions? Rilancio Fiorentina? “I proclami non sono mai stati nei nostri pensieri. Ci è sempre piaciuto misurarci sui contenuti delle nostre idee. Noi vogliamo creare un modello nostro, come abbiamo fatto nel mio primi ciclo. Un modello che veda una Fiorentina miscelata, tra esperienza e gioventù, che possa essere attrezzata per l’Europa. Sapendo che molto importante sarà il lavoro sul campo e fuori dal campo, perché sapete benissimo che c’è chi parte davanti a noi. Noi possiamo raggiungerli con i programmi e con le idee. A me piace sognare, e far sognare i tifosi. Noi attraverso il lavoro, e gli investimenti della società, proveremo ad essere competitivi e a far sognare i tifosi. Lo abbiamo dimostrato in passato, arrivando davanti a Milan e Roma. Questo con qualità del lavoro. Vogliamo rifarlo ancora, la nostra proprietà fa investimenti e lo ha dimostrato. Dovevamo recuperare un gap economico, ora ricominceremo nel nostro modello”.
Formula per Saponara? “La Fiorentina quei 9 milioni li deve poi pagare, ma non adesso bensì entro due anni”.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it