Sarà un mercato complicato per Corvino perché ci sono alcuni giocatori da piazzare (che non hanno tanto mercato) e delle richieste ben chiare di Pioli. Ovviamente non si compra se prima non si vende.
Carlos Sanchez vuole lasciare la Fiorentina e vuole farlo il prima possibile perché nell’anno del mondiale (dove la Colombia ci sarà) non può permettersi di fare altri sei mesi in panchina. Così il suo entourage è alla caccia di una squadra, in Italia o all’estero (Spagna), che gli possa garantire quel minutaggio che alla Fiorentina non ha avuto. Tra i partenti di casa Viola Sanchez è quello più vicino alla cessione anche perché ha più mercato e rispetto ad altri ha un curriculum abbastanza interessante. Possibile, per non dire probabile, che a fine gennaio Sanchez non sia più un calciatore viola.
Discorso diverso per Olivera e Cristoforo due “pacchi” che la Fiorentina sta cercando di piazzare in qualche modo. Sul terzino c’è da settimane il Cagliari che però è stato molto chiaro con Corvino, non vuole pagare l’intero ingaggio del giocatore (restano circa 250 mila euro da qui a giugno) e preferisce portarlo in Sardegna con un prestito secco o al massimo con diritto di riscatto, la Fiorentina invece vorrebbe incassare qualcosa. Come dicono da Cagliari “è una situazione di stallo”.
Ancor più complicato piazzare Cristoforo, ingaggio da 700 mila euro fino al 2021 e 48 minuti giocati in campionato, e chi se lo prende? Domanda legittima che si fanno anche in casa Fiorentina perché riuscire a piazzare l’ex Siviglia in questo mercato potrebbe davvero essere un’impresa (anche se in Uruguay qualche estimatore c’è).
Infine Ianis Hagi, Corvino è stato molto chiaro con papà Gheorghe: oltre ai 2 milioni di euro vuole la percentuale sulla futura rivendita altrimenti il giocatore se ne resta alla Fiorentina. Trattativa che prosegue ma che sembra comunque abbastanza delineata e alla fine arriverà anche la percentuale che Corvino ha chiesto.
In entrata per ora il mercato della Fiorentina non decolla perché Corvino contempla solo l’ipotesi del prestito con diritto di riscatto mentre le altre squadre vorrebbero monetizzare (così come la Fiorentina quando vende). Cataldi, Viviani, Bessa, Joao Pedro (giusto per fare qualche esempio) sono tutti nomi che piacciono e che Corvino sta seguendo ma si sa che il dg non ha intenzione di spendere a gennaio e quei giocatori costano, poco o tanto, ma costano. Corvino è un uno da colpi dell’ultimo minuto, è risaputo, e siccome siamo solo ad inizio mercato non resta che aspettare ancora per capire le strategie viola.

Di
Francesco Zei