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Corvino: “Adesso tocca alla squadra mettere insieme risultati positivi e importanti”

Pantaleo Corvino

Riaccenderre l’entusiasmo. Rimettere in moto – e nella direzione giusta – la macchina della Fiorentina. La sosta di campionato è agli sgoccioli e così, prima che Sousa si riprenda la scena, in campo, e si inventi la squadra giusta per riscattare un avvio di stagione in chiaroscuro, tocca a Pantaleo Corvino lavorare sull’entusiasmo (appunto da riaccendere) attorno a una Fiorentina che non ha affatto perso stimoli, obiettivi e ambizioni.
Il dirigente viola parla a ruota libera nel corso di un faccia a faccia su Rtv38 (a “Viola nel Cuore”) e trasmette solo e soltanto sensazioni positive.

“Garantisco io per l’entusiamo della famiglia Della Valle – sono parole del Corvo –. Ma credo sia normale, giusto e scontato che la proprietà di un club affronti ogni situazione con entusiasmo”.
“Sono sicuro – continua – che i Della Valle, come del resto il sottoscritto, abbiano una gran voglia di conquistare qualche trofeo e di regalare a Firenze qualcosa di importante”.
Il pensiero corre subito all’estate scorsa, al mercato che non ha portato big, ma un gruppo di giocatori da rivedere in prospettiva. Con la prospettiva, appunto, di poter mettere in bacheca il primo successo.
Toccherà dunque a Sousa il lavoro essenziale per plasmare la squadra migliore e farla arrivare in alto… Già, Sousa, ovvero un allenatore che Corvino ha avuto in eredità e che non è frutto di una sua scelta… “Ma lui è uno come me – racconta il Corvo –. Sousa si alza presto al mattino e va a letto la sera tardi per fare buone cose, sempre e solo per la Fiorentina. Stiamo lavorando tutti insieme, in modo positivo, ma è ovvio che adesso tocca alla squadra lavorare con umiltà e con continuità per mettere insieme risultati positivi e importanti”.
C’è poi il Corvino versione amarcord sul quale vale la pena di soffermarsi. “Sono stato qui una prima volta – racconta – e tutti sappiamo che anni belli siamo riusciti a vivere insieme. La Champions, la corsa all’Europa League e via dicendo. E’ chiaro che in quel momento sono stato ‘marachiato’ dalla Fiorentina e la Fiorentina mi è rimasta dentro”.

“Poi si è chiuso un ciclo – continua Corvino –. Io mi ero allontanato per qualche tempo, dopo che al termine di una partita non ricevetti la telefonata di mia madre… Mi chiamava sempre, ma quella volta capii che cosa stava succedendo e volevo esserle vicino in attesa di…”.
Ma la strada di Corvino e quella della Fiorentina è tornata incrociarsi anni dopo. Appunto durante l’estate appena finita, quando dopo le stagioni di Bologna, la proprietà viola ha deciso di fargli quella telefonata…
“Sono soddisfatto anche di quanto fatto a Bologna, ma la Fiorentina e Firenze… beh, l’ho detto prima come vivo questa realtà… e così mi sono tuffato in questa seconda avventura con l’entusiamo del primo giorno”.

Lo stesso entusiasmo che Corvino ha ritrovato nella famiglia Della Valle come nel presidente esecutivo Cognigni che puntano a voler rivedere presto la Fiorentina il più in alto possibile.
Il tutto nonostante la concorrenza di club ‘impossibili’ a livello finanziario e quindi farciti di campioni a cinque stelle.
E nella giornata di ieri, spicca anche l’incontro (a Casette d’Ete, a margine di una iniziativa di solidarietà dei fratelli proprietari della Fiorentina in favore delle popolazioni terremotate della zona; fra Diego e Andrea Della Valle e il primo ministro, Matteo Renzi. Un incontro che sigilla la ritrovata armonia e un riavvicinamento fra le parti che potrebbe avere sviluppi anche nella direzione della realizzazione del nuovo stadio, a Firenze.

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