I due hanno giocato insieme a Lecce durante la stagione 2011-12: “Era giovane, ma già si vedeva che era un talento sopra la media”
L’attaccante Daniele Corvia racconta Muriel al sito di Gianluca Di Marzio: “Era giovane, ma già si vedeva che era un giocatore sopra la media. Talento puro, ogni tanto durante gli allenamenti mi fermavo a guardarlo”. Da quelle parti erano convinti di aver visto il nuovo Ronaldo: “Era incredibile. Aveva le stesse movenze, una potenza pazzesca nelle gambe e una capacità di controllare il pallone in velocità che ti lasciava a bocca aperta”.
Sette gol in ventinove presenze: “Mi ricordo due partite in particolare nelle quali ha fatto il fenomeno vero e proprio, contro la Roma e contro il Siena. Le ha vinte da solo”. In panchina prima Di Francesco, poi Cosmi: “Ma quando hai giocatori del genere non devi dargli troppe indicazioni tattiche”. Anche se: “Non aveva subito il posto da titolare, all’inizio mi ricordo che era arrivato un po’ sovrappeso”. Ahia: “Tendeva ad ingrassare, forse non era abituato agli allenamenti italiani. Poi con Cosmi abbiamo giocato a due punte e non è più uscito”.
Ed ecco anche i gol, uno dietro l’altro. Da Lecce a Udine e Genova, sponda Samp: 37 reti totali tra bianconeri e blucerchiati. Poi un aereo per Siviglia e nuova esperienza in Liga. Non benissimo, a dire la verità: “Forse gli è mancata un po’ di continuità”. Quella che adesso vuole ritrovare in viola: “Sono contento che un giocatore con le sue qualità sia tornato in Italia, contribuisce ad alzare il livello della Serie A. In un campionato così uno come lui potenzialmente potrebbe fare un gol a partita”. A Firenze lo sanno ma lo sapeva anche il Milan, che ha provato a portarlo in rossonero: “Vicino a Higuain sarebbe stata tanta roba, ma forse si adatta più al tipo di gioco della Fiorentina”.
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Redazione LaViola.it