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CorSport – Testacoda al Franchi, una pausa di riflessioni per la Fiorentina. Kean c’è, ma Viola poco cinica

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Kean si sblocca e prende un palo, traversa di Piccoli ed errori clamorosi. La Roma segna due volte con quattro tiri

La Fiorentina di questo avvio di campionato somiglia al suo stadio: affascinante, ma ancora incompleto e in ristrutturazione. Il cartello lavori in corso è affisso sia sulle mura del Franchi sia in quelle del Viola Park, alle prese con un cambio tattico chiesto da Pioli ma non ancora assimilato alla perfezione. Al contrario, nella Roma che ha battuto la viola 2-1 il rinnovamento procede spedito e Gasperini ha trovato un’altra importante e solida vittoria che ha riacceso l’entusiasmo per la miglior partenza (cinque vittorie e un ko) degli ultimi otto anni. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

RIFLESSIONI. La Fiorentina affronterà una pausa tra riflessioni e tanto lavoro. Perché sebbene sia stata la miglior partita stagionale tra occasioni, lotta e sacrificio, la terza sconfitta interna consecutiva (mai avvio peggiore nella storia), deve inevitabilmente accendere una reazione nella squadra per riuscire a concretizzare le occasioni e smuovere una classifica che la vede al quartultimo posto in classifica. Due pali e tre nitide palle gol, ma poco cinismo a differenza della Roma che ha segnato due reti con quattro tiri in porta. Serve allora accelerare i lavori perché dopo la sosta gli impegni non sono certo incoraggianti: Milan, Bologna e Inter, più, in mezzo, il Rapid Vienna in Conference.

POCO CINICA. Il primo segnale incoraggiante è stato il ritorno al gol di Kean, innescato da Nicolussi Caviglia dopo lo scontro a centrocampo tra Celik e Mancini, e i movimenti di Piccoli che ha colpito una clamorosa traversa. C’è un’iscrizione a Palazzo Bartolini Salimbeni, nel centro di Firenze, che recita “Carpere promptius quam imitari” (È più facile criticare che imitare). Ecco, l’esultanza di Kean è sembrata proprio un messaggio per spegnere le critiche su questo suo avvio di stagione – fino a ieri – senza reti. Con quel bolide scaraventato in porta ha provato a scaricare anche tutta la frustrazione che sta accompagnando la Fiorentina in questo campionato. E anche un po’ di sfortuna tradotta nel palo esterno colpito nel primo tempo. Ma la Fiorentina è poco cinica, sbaglia tanto in fase di costruzione e concede altrettanto non mantenendo la concentrazione alta per tutti e novanta i minuti. Così dopo il vantaggio di Kean la squadra si è abbassata perdendo tanti duelli fisici in mezzo al campo, senza il supporto della trequarti (malissimo Gudmundsson) e delle fasce(Gosens da incubo, anche nell’ultima palla gol sprecata) a quel centravanti che ha lottato praticamente da solo.

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