I primi segnali (vittoria a Genova e resistenza alla super offerta per Gonzalez) sono positivi, il terzo segnale lo aspettiamo stasera. La Fiorentina vuole una nuova avventura europea
Il primo segnale, scrive Alessandro Mita sul Corriere dello Sport, è stato clamorosamente positivo: la Fiorentina che travolge il Genoa in trasferta e dà spettacolo non era qualcosa di scontato. Il secondo segnale (se la schizofrenia del calciomercato non ribalta la situazione) lo ha mandato ieri la società viola, rispedendo al mittente una seconda offerta del Brentford per Nico Gonzalez, il nuovo 10 della Fiorentina: rinunciare a 42 milioni più 3 di bonus, oggi, fa discutere, ma difendere uno dei pezzi forti della squadra certifica la volontà di essere veramente più competitivi della stagione passata, conclusa con due finali di coppa.
Il terzo segnale lo attendiamo stasera, nell’andata dello spareggio con il Rapid Vienna per accedere ai gironi di qualificazione della Conference League. Quella austriaca è una squadra che merita rispetto: hanno segnato 10 gol nelle ultime due partite, sono robusti fisicamente e non vanno sottovalutati. Ma l’Europa che ha visto la delusione impressa sui volti di Italiano e dei suoi giocatori nella notte di Praga richiama oggi la Fiorentina a una nuova avventura, esaltante come quella del 2022-2023 e ovviamente con un finale diverso.
L’esperienza vissuta è già un ulteriore bagaglio di conoscenze per tutti, in più i viola arrivano alle porte della Conference con una rosa che sembra dare maggiori garanzie rispetto alla scorsa stagione, soprattutto dalla metà campo in su, dove lo scatto effettuato con gli acquisti di Arthur, Nzola e Beltran ha portato molta qualità. Quindi, riprovarci è quasi un dovere: perché c’è una cocente delusione da cancellare e perché confermarsi (e migliorarsi) in Europa significherebbe spingere la Fiorentina verso una dimensione prestigiosa.
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Redazione LaViola.it