Rassegna Stampa
CorSport – Pioli pensa già alla Roma. 3-4-2-1, Fazzini insieme a Gud
Archiviata la Conference League con un successo, il tecnico di Parma è al lavoro per trovare il miglior undici per sfidare i giallorossi
TORNA MOISE. Si diceva delle indicazioni di Coppa. A livello di squadra, Pablo Marí tra Pongracic e Ranieri è la formula che in difesa probabilmente dà garanzie maggiori. Aver mantenuto imbattuta la porta di De Gea per la seconda volta in quattro giorni dopo lo 0-0 di Pisa – al netto sempre del peso specifico dei cechi – è una riprova utile per passare dall’ipotesi alla certezza. Così come il 3-5-2 con il doppio centravanti (Piccoli ha risposto presente al di là del gol, il primo di un attaccante viola in stagione) è comunque sistema di gioco a cui Pioli è pronto a fare sempre ricorso, avendo a disposizione tre numeri 9 di ruolo e di fatto.
Giovedì sera, va ricordato, mancava il numero 9 più di tutti, Moise Kean, che doveva scontare la seconda delle due giornate di squalifica rimediata dopo l’espulsione nella gara d’andata con il Polissya. Domani ci sarà.
EFFETTO CHER. Ndour ha ribadito di essere elemento molto affidabile, uno da 6,5 che guarda verso il 7 piuttosto che verso il 6 se poi alla fine dei giochi garantisce un assist e un gol come l’altra sera. Può giocare da mediano nelle due fasi, ma anche da centrocampista avanzato che va a caccia di palloni sul regista avversario e non solo (l’assist di testa a Piccoli l’ha costruito proprio così). Fazzini ha dimostrato di essere forse l’unico del gruppo ad avere ora il cambio di passo abbinato a idee di qualità: una ricchezza.
DOPPIO TREQUARTISTA. E siccome Pioli ha chiuso la partita con il Sigma affidandosi al doppio trequartista (l’ex Empoli più Gudmundsson) e non l’ha fatto certo così tanto per fare, la Fiorentina si potrebbe presentare al cospetto della Roma in versione 3-4-2-1: Nicolussi Caviglia fresco di convocazione in Nazionale con Mandragora nel mezzo (Fagioli è indietro, Sohm al massimo può essere convocato) tra Dodo e Gosens, Fazzini e l’islandese (tenuto in panca per settanta minuti in Conference) o Fazzini-Ndour (le indicazioni contano) alle spalle di Moise Kean.