Rassegna Stampa
CorSport – Pioli e il voto dei “senatori”. La Viola chiede fiducia: i big per uscire dalla crisi
Da De Gea a Dzeko, passando per Gosens: Pioli si affida a chi ha più esperienza per sbloccare a livello mentale la squadra
David De Gea oltre 700 partite, Gosens quasi 450, Dzeko a un passo dalle 1.000. Tre non a caso, tre che rappresentano il “Senato” della Fiorentina per dire che questo non è il momento di guardare chi ha giocato tanto o poco, chi ha corrisposto alle aspettative e chi no. Questo è il momento che ognuno al Viola Park e dentro la squadra di Pioli faccia la parte che gli appartiene, a maggior ragione quei calciatori che hanno un bagaglio tale di esperienze e di situazioni belle e brutte nella loro ultra-decennale carriera e spesso ricca di onori, da avere quasi l’obbligo di indicare la strada al gruppo per uscire da una situazione preoccupante. Più a livello psicologico-mentale che di classifica, sebbene siano i tre punti in sei partite e il quart’ultimo posto a provocare dolore agli occhi e al cuore dei tifosi. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
BLOCCO MENTALE. Però, è la fragilità dimostrata ad avere lasciato il segno in negativo, specie perché inattesa. La Fiorentina non ha saputo imporsi contro avversari che le rendevano qualcosa a livello tecnico e qualitativo, oppure ha subìto gioco e situazioni contro avversari ugualmente forti o anche più forti, sempre pagando dazio sotto il profilo della personalità e dell’identità. Proprio ciò che non avresti mai detto da una squadra che ha De Gea, Gosens e Dzeko, ma anche Pongracic, Dodo, Mandragora, Gudmundsson e Kean: perché non è solo una questione di età o di partite disputate. Quando le cose vanno male, come male stanno andando in campionato, è necessario il contributo di tutti, ma di qualcuno di più e allora il portiere spagnolo, l’esterno tedesco e l’attaccante bosniaco possono diventare i punti di riferimento indispensabili per la risalita, sostenendo i giovani e incentivando chi non riesce a dare quello che vorrebbe dare.
SANNO COME SI FA. Nello spogliatoio, in campo, fuori dal campo: il presupposto è che questa Fiorentina, non vale i tre punti in classifica e lo zero alla voce vittorie dopo sei giornate, quindi è soprattutto una questione di sbloccare il meccanismo. Questi ‘senatori’ chissà quanti momenti delicati in quelle duemila e più gare hanno vissuto, affrontato e risolto. Che li riguardassero individualmente o fossero legati al rendimento di squadra poco cambia: sanno come ci si comporta in frangenti del genere. Anche su di loro Pioli fa affidamento per consentire al gruppo di recuperare intanto autostima e consapevolezza nei propri mezzi.