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CorSport: nessuno cita Prandelli, decide la gara di sabato. Il club assicura: niente cambi

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Commisso, dopo il no per il Franchi dal Mibact, furioso per la prestazione di Napoli. Per Cesare classifica complicata. Con il Crotone da non sbagliare

Daniele Pradè chiede scusa a tutti: «Tifosi e Presidente – dice – non meritano questo». È sull’atteggiamento della squadra a Napoli che, sui social e nelle radio, si è scatenato il tam tam della gente. Ha fatto male la sconfitta, è evidente, ma ha lacerato di più la poca cattiveria agonistica mostrata dal gruppo, l’assenza di quel fuoco negli occhi che, invece, in altre occasioni sembrava essersi riacceso. Così scrive Il Corriere dello Sport.

MAI NOMINATO. Prandelli, che dal suo arrivo in A ha guidato la squadra per 11 partite (2 vittorie e 5 sconfitte, media punti di 0,91), nella nota diffusa non è stato mai nominato. Dal club, ieri sera, hanno assicurato che non ci sono avvicendamenti in panchina all’orizzonte (lì dove sono tre gli allenatori a libro paga fino a giugno: Montella, Iachini e, appunto, Prandelli). Firenze si fida di Cesare, del suo essere garante del lavoro, eppure i numeri non tranquillizzano nessuno. I punti, 18 dopo altrettante giornate, sono gli stessi di un anno fa.

CLASSIFICA. Rispetto a domenica scorsa, è stato dilapidato una lunghezza di vantaggio sulla zona rossa della classifica ed ora più che mai una sbavatura potrebbe diventare letale. Serve una svolta subito, sabato col Crotone, senza più dubbi o incertezze: non si potrà più stare a guardare, per rovesciare davvero la prospettiva bisogna rimboccarsi le maniche. Oppure ogni scenario potrà essere possibile.

IL SILENZIO DI COMMISSO. A Napoli c’era anche il presidente Commisso. Ha visto davanti ai suoi occhi il tonfo incredibile del suo gruppo. Già infastidito per il “niet” arrivato dal Mibact all’abbattimento del Franchi, il patron ha osservato attonito la disfatta dalla tribuna del Maradona, con uno sguardo diventato col passare dei minuti sempre più gelido e scuro. Forse persino più eloquente di mille parole. Adesso dovrà riflettere attentamente coi suoi uomini in vista delle ultime due settimane di mercato (fin qui quattro uscite e oggi arriverà la firma di Maleh, centrocampista preso per giugno) per capire dove e come correggere la rosa a disposizione, un gruppo che col settimo monte ingaggi della Serie A nessuno avrebbe mai immaginato poter incontrare tante difficoltà.

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