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CorSport – Liberi di segnare, Kean sprinta insieme a Retegui in Nazionale

Un gol, un palo, uno scatto da record e una media gol da top5 nella storia dell’Italia: così Kean si è ripreso la Nazionale

Liberi di segnare e di sognare la rimonta sulla Norvegia, senza vincoli e timori, accettando il rischio di un contropiede. Kean più Retegui, ecco il 4-4-2 come succedeva trent’anni fa. La mossa di Gattuso: un segnale di coraggio, quasi sconvolgente. Lo spirito, ma non solo. Il nuovo ct ha liberato l’Italia e gli azzurri sono tornati a giocare a calcio. Svolta tattica, di pensiero e di mentalità, senza trascurare l’organizzazione, perché Rino negli allenamenti di Coverciano aveva provato il doppio centravanti e le due ali, chiedendo un’aggressione feroce. Lezioni di pressing, Dimarco attaccante aggiunto in costruzione (3-2-5). Più di così, non si poteva osare. La manita al debutto. L’Estonia è crollata nell’ultima mezz’ora. Il piano ha funzionato perché la Nazionale ha dimostrato personalità e pazienza, aspettando il gol che stappasse la partita. Prima o poi doveva arrivare, scrive Il Corriere dello Sport.

FAME. L’Italia di Mancini soffriva la mancanza di un vero 9 dietro a Immobile, mai continuo in azzurro. Rino ha dilagato, perché se hai due così non puoi farne a meno e li metti insieme quando devi vincere per forza. Retegui è tornato a Bergamo da re. Una doppietta, l’assist di tacco a Moise, una traversa colpita di testa, 9 tiri totali, 30 palloni toccati (di cui 11 in area), cattiveria in ogni contrasto. Un protagonista assoluto. Si cercavano e si trovavano con Kean, tolto il primo pallone su cui si erano avventati in coppia. «Allargatevi» gli ha urlato Gattuso, da buoni fratelli hanno capito e si sono divisi il fronte. Il centravanti viola, vicecapocannoniere dell’ultima Serie A con 19 reti, ha chiuso con 5 tiri, 1 gol e 1 palo, piazzando uno scatto impressionante alla velocità di 36,3 chilometri orari. Intesa spontanea, senza prove e retropensieri. Mettetevi lì davanti e sbranate l’Estonia. Hanno ringhiato, missione compiuta.

CONFRONTO. Lungo i viali alberati di Bergamo si era aperto il dibattito notturno. Ora come farà Gattuso a dividerli? Vedremo, il ct ha preso tempo e lasciato intuire un assetto più equilibrato (4-3-3 o 4-2-3-1), perché a Debrecen sarà una partita diversa e con Israele non si scherza, forse potrebbe recuperare un centrocampista. Dai tempi di Belotti-Immobile non si vedeva il doppio centravanti, ma Ventura giocava con la difesa a tre. Lippi, ogni tanto, utilizzava il tandem formato da Toni e Gilardino, campioni del mondo 2006. Vieri e Pippo Inzaghi sono stati la coppia di Cesare Maldini. Vicini, fine anni Ottanta, mise insieme Vialli e Altobelli. Sacchi, maestro del 4-4-2, ricavò un posto per Roberto Baggio dietro all’unico centravanti (Massaro a Usa ‘94). Calcio d’altri tempi. Occhio, perché le percentuali realizzative di Retegui e Kean sono da podio nella storia della Nazionale per giocatori con almeno 20 presenze. L’ex Atalanta ha segnato 8 gol in 21 partite. Nella media minuti/gol (uno ogni 126′) sarebbe il terzo dietro a due leggende come Piola e Riva. Moise ne ha realizzati 8 in 21 presenze, uno ogni 149,8 minuti. Quinto posto davanti a Baggio e Vieri.

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