Rassegna Stampa

CorSport: le parole al vento di Cesare. I giocatori ignorano l’appello di tecnico e società

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Prandelli aveva auspicato una Fiorentina operaia, invece i viola si sono seduti e hanno perso malamente, facendo diversi passi indietro

“Le parole al vento di Cesare”, titola Il Corriere dello Sport – Stadio in un editoriale. Le cose sono due: o Prandelli non si è spiegato bene, o i suoi uomini non gli hanno prestato la dovuta attenzione. Alla vigilia di questa disarmante sconfitta con l’Udinese l’allenatore era stato chiaro. Serve testa e concentrazione: aveva addirittura parlato di determinazione operaia perché con dieci punti di distanza dalla terz’ultima (e ora sono sette), a questo punto della stagione, non si può essere sicuri della salvezza.

BRUTTO KO. È arrivata invece la peggiore gara che si potesse immaginare. Una sconfitta ci poteva stare, questa prestazione scialba, no. Anche perché sostenuta per oltre un’ora dal ritrovato sciamano viola, quel Franck Ribery che tutti reclamano quando manca, perché capace di infondere coraggio e consapevolezza. La Fiorentina si è seduta, ha ignorato gli appelli dell’allenatore, ha considerato la presenza del campione francese alla stregua di un soprammobile e si è sprofondata in un sonno scosso soltanto da Nestorovski, altra meteora fuggente di varie edizioni del mercato viola. Nell’imbambolamento si sono notati i profili ipnotizzati di Castrovilli e Eysseric, protagonisti della gara contro lo Spezia, tornati ieri all’antico letargo.

APPELLO. Vista l’alternanza di prestazioni società e allenatore viola hanno un vero problema: come far capire a questi calciatori che la pelle se la giocano davvero se l’atteggiamento sarà questo? Se le parole non bastano, cosa potrà mai servire? 

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