Il fastidio dello Spezia, la voglia della Fiorentina di ripartire dal tecnico emergente. Pronto contratto biennale con opzione sul terzo
L’ora di Italiano sta per scoccare. Oggi dovrebbe essere il giorno giusto. E’ lui l’allenatore scelto dalla Fiorentina, dopo lo tsunami scatenato dall’uscita di scena di Gattuso. I viola lo avevano già studiato da vicino: le imprese con Trapani (promozione in B) e Spezia (conquista della Serie A e della salvezza, unica neopromossa a riuscire nell’intento) non sono passate inosservate, al pari di quella sua idea di calcio verticale e propositivo. Per questo, consumato il divorzio con l’ex Napoli, il primo passo è stato quello di tornare a sondare il terreno con l’entourage del tecnico, nonostante un prolungamento firmato con i liguri il 2 giugno scorso. La Fiorentina ha messo sul piatto un accordo analogo: due anni, dunque contratto fino al 2023, con opzione sul terzo. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
FASTIDIO SPEZIA. Chi non ha gradito l’interferenza è lo Spezia, che fino a ieri ha fatto sapere di non aver registrato contatti con i viola, né tra i dirigenti che vivono in Italia né con la famiglia Platek tornata negli Stati Uniti. Dovrà essere Italiano, adesso, ad uscire allo scoperto e ammettere, chiaramente, di voler imboccare l’autostrada in direzione Firenze. C’è da far valere la clausola rescissoria: le possibili contropartite tecniche…. “riparatorie” non rientrano tra le soluzioni prese in considerazione dal club. L’attenzione dei liguri, adesso, è tutta al futuro: in corsa, per la panchina, ci sono Eugenio Corini, Davide Nicola ma nelle ultime ore è tornata forte anche la candidatura di Rolando Maran.
L’ALLIEVO. Dopo aver fatto tesoro dei suggerimenti di Cesare Prandelli, incrociato a Verona, in tema di gestione dei calciatori, strategie, organizzazione e tecniche di motivazione, toccherà a Italiano, provare ad aprire un ciclo altrettanto emozionante come quello vissuto dall’allenatore di Orzinuovi nella sua prima era viola. Nell’ultima stagione, ha aggirato le difficoltà legate ad infortuni o indisponibilità attingendo a tutta la rosa a disposizione, trovando sempre soluzioni tattiche innovative (vedi Agudelo falso nove) e valorizzando i figli del vivaio. Di fatto, la squadra col ventesimo monte ingaggi della Serie A, con lui in panchina, ha messo insieme appena un punto in meno rispetto alla Fiorentina, settima per uscite legate agli emolumenti.
COME INZAGHI. Nella giornata di oggi è attesa l’accelerata. E’ Italiano, ora, a dover volare alto, magari proprio sulla scia di quanto accadde nella stagione 2016/17 alla Lazio quando, dopo le divergenze nate sul mercato con Bielsa, Lotito decise di confermare Simone Inzaghi in panchina. Con lui, il giovane in rampa di lancio, i biancocelesti hanno vinto, nel tempo, due Supercoppe Italiane e una Coppa Italia, oltre alla conquista della vetrina Champions 13 anni dopo l’ultima volta. Firenze ci spera davvero.
Di
Redazione LaViola.it