I conti continuano a non tornare, ad un anno di distanza l’asticella non è stata alzata. Possibile inizio di contestazione senza la vittoria
Sarà un ultimo giorno di scuola particolare quello del Franchi. Perché a trovare gli ex alunni arriva il vecchio professore, Vincenzo Italiano, fresco di un nuovo riconoscimento (il primo in carriera). Questo mix nostalgico amplierà il voltaggio emotivo di una gara che in tanti a Firenze aspettavano già da inizio anno. E decisiva per restare in corsa per l’Europa, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
IL CLIMA. Fiorentina-Bologna sarà soprattutto l’occasione, per la tifoseria viola, per far sentire la propria voce dopo un’annata che per la maggior parte della piazza non ha rispecchiato proclami e aspettative iniziali: è vero, c’è ancora un lumicino di speranza di qualificazione all’Europa, ma quasi sicuramente il tanto annunciato desiderio di migliorare quanto fatto negli ultimi anni – proprio con Vincenzo Italiano – resterà un obiettivo disatteso. Per questo, già da inizio gara parte del pubblico si farà sentire, con cori e – forse – qualche striscione. «I conti si fanno alla fine», recitava un comunicato del tifo organizzato datato maggio scorso 2024. A un anno di distanza, con 180′ ancora da giocare, i conti continuano a non tornare. Ecco quindi che stasera potrebbe andare in scena il primo abbozzo di contestazione anche da parte di una curva, la Fiesole, che è sempre stata vicina alla squadra: gli ultimi striscioni polemici in Fiesole risalgono all’agosto scorso, ad un Fiorentina-Venezia giocato pochi giorni dopo la cessione di Nico Gonzalez alla Juventus in cui in curva campeggiò un interrogativo: «La vostra ambizione è vendere la nostra passione?», domanda rivolta a Commisso e dirigenza.
IL GRANDE EX. Si ripartirà, probabilmente, dal clima visto nel post-partita di Venezia-Fiorentina lunedì scorso quando, sotto il curvino degli ospiti, la squadra era stata sonoramente fischiata dai 700 presenti, con tanto di cori indirizzati verso i calciatori, a cui si è richiesto di tirar fuori gli attributi. Poi ci sarà da capire soprattutto quale sarà l’accoglienza per Italiano, che torna in quello che è stato il suo stadio per tre anni. Italiano è sempre stato divisivo per Firenze: anche quando le cose giravano a qualcuno non andava a genio per atteggiamento e credo calcistico e il rapporto con chi gli era più vicino (ovvero il parterre di tribuna) è stato spesso elettrico. La vittoria col Bologna in Coppa Italia e, soprattutto, la dedica fatta subito nel post partita alla famiglia di Joe Barone, ha fatto calare un po’ l’acredine nei suoi confronti. Per alcuni però, il ritorno del grande ex fresco di trofeo sarà uno smacco troppo grosso: e quindi Firenze e gli oltre 20mila spettatori presenti stasera si divideranno ancora tra chi lo fischierà, chi lo applaudirà (la maggior parte) e chi lo accoglierà con indifferenza.
Di
Redazione LaViola.it