L’infortunio di metà dicembre e il rientro a rilento: Nico ha convinto solo contro il Frosinone. Deve cambiare passo
Nuova prestazione carente da parte di Nicolas Gonzalez a Torino. Qualche iniziativa sporadica da parte dell’attaccante che non è stato in grado, ancora una volta, di trascinare la Fiorentina al successo. A tratti il classe ’98 ha dato anche l’impressione di poter fare male agli avversari ma, complici i compagni di reparto che non hanno saputo servirlo a dovere, la gara di sabato si è trasformata in un nulla di fatto. L’ennesimo. Sì perché l’ex Stoccarda ha smesso di esaltarsi da tempo, in concomitanza – guarda caso – con la caduta in picchiata della Fiorentina. E allora, così come è lecito domandarsi se sia nato prima l’uovo o la gallina, adesso il tema risulta il seguente: è nata prima la crisi della Fiorentina, o quella di Gonzalez?, si chiede Il Corriere dello Sport – Stadio.
14 DICEMBRE. Uno smarrimento che tra l’altro ha una data ben precisa, risalente al pareggio in Conference League contro il Ferencvaros. Il giocatore fu costretto a uscire in barella dopo soli venti minuti per una lesione di secondo grado dei muscoli flessori della coscia destra. Da quel momento in poi, un calvario della durata di un mese. L’ultima partita che lo vide ai box fu quella di Serie A pareggiata in casa contro l’Udinese. Ed ecco il ritorno in campo, il 28 gennaio, contro l’Inter. Ventinove minuti e un rigore sbagliato, il primo dei due ciccati in questo 2024. In poche parole nel nuovo anno l’esterno è riuscito a convincere in un solo frangente, cioè l’incontro di campionato casalingo col Frosinone. Poi tante ombre e poche luci, pure lunedì contro la Lazio in occasione della quale sfida Gonzalez ha nuovamente fallito dagli undici metri. Serve un cambio di marcia. E, se possibile, immediato.
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Redazione LaViola.it