Palladino ne cambia 10 rispetto a Empoli, schierando una squadra che insieme non ha mai giocato e non lo ha fatto nemmeno ieri sera per un’ora intera
Evitata la figuraccia, evitato il primo passo falso in Conference League, scrive Alberto Polverosi nel suo editoriale per il Corriere dello Sport. Vista la sofferenza per arrivarci (ai rigori nello spareggio contro l’Akademia Puskas, grazie alla prodezza di De Gea), sarebbe stato beffardo pareggiare la prima in casa contro una squadra di semiprofessionisti gallesi. Ma per riuscirci, dopo un’ora di calcio pressapochistico, c’è voluto l’ingresso di tre titolari. […]
The New Saints, rischiando la blasfemia, hanno corso come indemoniati e costretto la Fiorentina tutta nuova a chiudere il primo tempo sullo 0-0. Forza e coraggio, anzi, forza d’animo, le virtù dei nuovi santi. Palladino ne ha cambiati 10 rispetto a Empoli (battuto il record di 9 sostituzioni di Vincenzo Italiano), ha messo insieme una squadra che insieme non ha mai giocato e non lo ha fatto nemmeno ieri sera per un’ora intera. Poche volte si è visto un calcio… all’indietro come quello dei viola, quando andava bene diventava un calcio orizzontale, di attesa, di speranza. […]
A vedere le italiane in Champions e anche la Lazio in Europa League, la Fiorentina in quei momenti di disagio sembrava appartenere a un sotto pianeta. Nel primo tempo ha avuto anche un paio di occasioni per segnare (e ci mancherebbe), compreso un palo centrato col destro, il piede sbagliato, da Mandragora che si è fatto male all’altra gamba, la sinistra. Anche i gallesi, all’inizio, hanno avuto una mezza occasione però. Zero con errori diffusi da Ikoné, pochissima spinta da Kayode, molta confusione da Parisi, tanti scatti con tagli al centro di Sottil che finiva immancabilmente l’azione con un passaggio indietro. Lo schema più chiaro era il cambio gioco da sinistra a destra di Biraghi per Ikoné: schema irrisolto.
La svolta dopo un’ora scarsa quando sono entrati tre titolari, Dodo (mezz’ora fatta molto bene), Kean (in gol) e Gudmundsson, perché era chiaro a tutti, specialmente a Palladino, che continuando così la Fiorentina rischiava un’altra brutta figura. […]
Di
Redazione LaViola.it