Allegri lo paragonò a Modric, ora il centrocampista classe 2001 tornerebbe a ricoprire il ruolo che gli viene più naturale
Non regista (adattato), non interno (abbastanza adattato), molto più semplicemente centrocampista totale: questo sarà Nicolò Fagioli nel 4-2-3-1 della Fiorentina made in Pioli, scrive il Corriere dello Sport. Cioè, uno dei due lì nel mezzo dove trovano sfogo perfetto le sue caratteristiche e soprattutto le sue qualità di una cifra tecnica non comune, dentro un sistema di gioco che esalta la sua visione di calcio.
Che poi Fagioli non ne ha mai fatto una questione di posizione («Mi vedo in un centrocampo a due, ma nessun problema anche in quello a tre», ha detto l’8 febbraio scorso nel giorno della presentazione), nemmeno quando il mondo (tattico) viola si è rovesciato appena dopo il suo arrivo a Firenze. Preso per essere inserito nel 4-2-3-1 su cui Palladino aveva svoltato il 22 settembre nell’intervallo di Fiorentina-Lazio, l’ex Juventus non ha fatto in tempo in pratica a calarsi nel modulo preferito, perché la Fiorentina è passata al 3-5-2. Diligente, Fagioli si è messo al servizio della causa comune: ma non è stata la stessa cosa.
Sebbene la formula lui da interno (l’altro Mandragora) e Cataldi regista abbia funzionato spesso bene e il rendimento del talento piacentino sia cresciuto nella parte centrale del girone di ritorno, non a caso quello in cui la formazione viola ha dato il meglio di sé da gennaio in avanti, troppo traffico e troppi compiti in fase difensiva ne hanno spesso limitato l’inventiva. Qualche freno psicologico, inevitabile e giustificato, dovuto alla vecchia storia che suo malgrado e senza colpe l’ha rimesso al centro delle vicende ben note, ha fatto il resto e insomma i quattro mesi a Firenze sono stati sulle montagne russe delle emozioni oltre che del rendimento, però non per questo il club di Commisso ha mai avuto un dubbio sul riscatto a 13,5 milioni: la Fiorentina del futuro prossimo sarebbe ripartita da Nicolò Fagioli.
Poi, il riscatto è diventato perfino obbligato per la qualificazione alla Conference League 2025-26, aggiunta che niente ha aggiunto alla certezza dominante fin da subito al Viola Park, consapevoli tutti di aver trovato nel centrocampista classe 2001 il faro illuminante. Un simil Modric, giusto per ripetere il famoso parallelo di Allegri che intanto il vero Modric se lo metterà in casa a Milanello. Alla Fiorentina, e a Pioli che gli darà le chiavi del centrocampo, va benissimo Fagiodric.
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Redazione LaViola.it