Dai problemi fisici di fine dicembre al discorso contratto, passando per le avances della Juventus. Jack deve ritrovarsi
Rinunciare a Bonaventura è difficile se non impossibile e nel caso solo per motivi fisici, eppure rinunciare a questo Bonaventura che è lontanissimo per rendimento da quello ammirato fino a due mesi fa è un’idea concreta: di sicuro è un dubbio che Vincenzo Italiano risolverà soltanto oggi dopo averci pensato per tutta la settimana, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
TUTTO ALLA ROVESCIA. Strana storia comunque quella che riguarda il centrocampista ex Milan, senza dubbio inaspettata anche e soprattutto nel modo in cui è cambiata radicalmente l’intera narrazione: da Jack super eroe a Jack problema non è stato un attimo, ma quasi. Che poi uno così, con le sue qualità, con la sua esperienza, con il suo modo di stare in campo sempre al servizio della squadra, un problema non può mai essere: ma metterlo in discussione anche solo “tecnicamente” nelle scelte significa che qualcosa non va più come prima. Da qualcuno o qualcosa ha staccato l’interruttore. Prima i fastidi non banali al tallone, quindi il (mancato) rinnovo del contratto: e la situazione ha preso tutt’altra piega.
PUNTO E A CAPO. Contratto che per la società, in base all’opzione a proprio favore, si rinnoverà di un anno (con ribasso economico) al raggiungimento da parte di Bonaventura del 50 per cento delle presenze sul totale della Fiorentina; contratto che il calciatore un po’ per riconoscimento e un po’ per riconoscenza avrebbe voluto già allungato fino al 2025 con stessa opzione spostata al 2026. Non è finita: ci s’è messo di mezzo pure il mercato e con esso il tentativo della Juventus di portarsi Jack subito a Torino, e se possibile il quadro generale si è complicato ulteriormente. Bonaventura non si è sottratto a mezza responsabilità, ma per il calciatore che aveva fatto brillare gli occhi bisogna affidarsi alla memoria.
Di
Redazione LaViola.it