Le idee di Rocco per lo stadio, anche alla luce della nuova legge. Il patron viola dà tempo tre mesi. Vorrebbe mantenere la Torre di Maratona
Un incontro di un’ora e mezza, a Firenze, in una sala riservata nella hall dell’Excelsior. Da una parte Rocco Commisso con la famiglia e Joe Barone, dall’altra Luca Lotti, ex ministro dello sport del Governo Gentiloni, uno dei parlamentari del Pd che ha portato avanti l’emendamento sugli stadi. Sul tavolo, il futuro del Franchi. Rifarlo da zero? In modo parziale? Commisso ha chiesto tempi rapidi, tre mesi. Vuole costruirlo da zero. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
NUOVO PROGETTO. Nel corso del confronto, Commisso ha aperto alla possibilità di mantenere la Torre, icona dello stadio, già previsto nel progetto dell’architetto Marco Casamonti. Con la nuova legge, quel progetto, bocciato dalla Soprintendenza un anno fa, adesso sarebbe realizzabile. Ora, però, Rocco vuole qualcosa di più grande e mano libera. Ma è Firenze e non l’America. La soluzione resta possibile. Nelle prossime settimane Commisso presenterà uno “schema di progetto” non più al Soprintendente di Firenze, ma alla Direzione generale dei Beni culturali, a Roma.
IDEE PER LO STADIO. In mattinata c’era stata una lunga e meticolosa ispezione dello stadio Franchi: il magnate americano si è fatto accompagnare dalla moglie Catherine, dal figlio Joseph e da Joe Barone in modo da avere un quadro completo ed esaustivo di tutte le necessità per il “nuovo” Franchi qualora la scelta finale congiunta fosse appunto il completo ammodernamento dello storico impianto di Campo di Marte. Spogliatoi, tribune, servizi, logistica, architettura: niente ha tralasciato Commisso.

Di
Redazione LaViola.it