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A dieci mesi di distanza, la Fiorentina tornerà in Repubblica Ceca. A Plzen, 90 chilometri da Praga, teatro lo scorso giugno della finale col West Ham, una serata che evoca ancora fantasmi per Italiano e i suoi. Così come lo stadio del Viktoria Plzen, prossimo avversario ai quarti: l’andata (in programma l’11 aprile) si giocherà alla “Doosan” Arena, nome che ricorda sinistramente il centravanti che fu di Italiano. Gli spauracchi sono però finiti qui per il tecnico, perché anche stavolta l’urna di Nyon è stata benevola con i suoi, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
PERICOLO SCAMPATO. I viola non solo schivano lo spauracchio numero uno, l’Aston Villa di Unay Emery, ma si posizionano anche nella parte opposta del tabellone. Fiorentina e “villans” si potranno incontrare quindi solo il prossimo 29 maggio ad Atene, teatro della finale. Stesso discorso anche per altre due mine vaganti, il Lille di Paulo Fonseca (che affronterà proprio l’Aston Villa ai quarti) e il Fenerbahçe di Dzeko e Tadic, impegnato contro l’Olympiacos. In caso di passaggio del turno, a Biraghi e compagni toccherà la vincente di Paok e Club Brugge, per una strada verso la finale che sembra in discesa.
L’AVVERSARIO. Il Viktoria Plzen allenato da Miroslav Koubek è avversario abbordabile ma da rispettare per il percorso europeo: infatti, insieme a Real Madrid, Manchester City e Bayer Leverkusen, i rossoblù sono gli unici ad aver chiuso il girone della propria competizione a punteggio pieno. Merito di una fase difensiva pressoché perfetta, confermata anche nel doppio incrocio col Servette agli ottavi (0-0 sia all’andata che al ritorno, vittoria ai rigori). Un solo gol subito in 8 partite di Conference, miglior difesa delle competizioni Uefa grazie anche a Martin Jedlicka, portiere protagonista anche nella doppia sfida al Servette con due rigori parati. A difendere Jedlicka un sistema di gioco poco spettacolare ma solido, improntato su un 3-5-2 scolastico ma efficace. Quello con la Fiorentina sarà il sesto incrocio con un’italiana in tredici anni per una società che solo una volta ha eliminato la squadra di Serie A, il Napoli, nei sedicesimi dell’Europa League 2012/13. Pur avendo una storia piuttosto limitata nel tempo, il Viktoria Plzen vanta anche due icone del calcio nazionale tra gli ex, ovvero Peter Cech (originario proprio di Plzen) e Pavel Nedved, passato in rossoblù a inizio carriera, quando il club si chiamava ancora Skoda Plzen.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it