Il presidente dell’Empoli ha parlato anche della possibile ripartenza del calcio italiano, almeno per quanto riguarda gli allenamenti
Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, ha parlato al Corriere Fiorentino: “Se i giocatori si possono allontanare da casa per allenarsi, singolarmente, al parco, perché non potrebbero farlo a Monteboro o al campo comunale? Che differenza c’è? È un’assurdità non far ripartire il calcio per la tutela della salute degli atleti, che sono costantemente sotto controllo. Con tutti i meccanismi che sono stati messi in moto, la salute degli atleti è molto più tutelata di quella di commesse, operai, operatori sanitari e di tutte quelle persone che hanno un rapporto diretto col pubblico“.
E se dovessero esserci contagi nel calcio dopo un’eventuale ripartenza?
“Lo ripeto: bisogna saper convivere con questa situazione. Se a novembre c’è un positivo in un gruppo di 25 giocatori, che si fa, si chiude di nuovo il calcio? No, bisognerà gestire la situazione, ma non fermarsi di nuovo. Nel caso dovremmo farci trovare preparati per fare i tamponi a tutti, anche più volte se è necessario, e seguire il protocollo con meticolosità. Ma non si può chiudere. Siamo già al disagio sociale, bisogna iniziare a convivere con il virus“.

Di
Redazione LaViola.it