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Corsi accende (di nuovo) il derby. Le battute su Corvino e sui rapporti coi viola…

Corsi

FABRIZIO Corsi, presidentissimo dell’Empoli, oltre a essere molto bravo – insieme a una eccellente squadra di collaboratori – a fare calcio è altrettanto abile a toccare le corde giuste per dare motivazioni ulteriori agli azzurri. E quando vede viola, si accende e con garbo ribadisce alcuni concetti che hanno sempre dato pepe a una sfida che sfugge a logiche normali, anche se non è un derby vero e proprio. «Noi siamo i cugini di campagna, a Firenze ci considerano alla pari di produttori agricoli. Il concetto è piuttosto rinascimentale, direi che si ispira appieno ai successi rinascimentali di Firenze. Poi però ce ne son stati sempre meno di successi… A livello sportivo, nel nostro piccolo, cerchiamo di impegnarci il più possibile».

UNA BATTUTA che serve più che altro a capire il perché di una rivalità che corre sulla Fi-Pi-Li ma solo sulla corsia verso Firenze. «La rivalità tra le due squadre non mi sembra sia vera o particolarmente sentita come dite voi – spiega Corsi –. Abbiamo voglia di incontrarci a viso aperto contro una squadra che per noi è motivo di riferimento dal punto di vista calcistico. Non è mai successo nulla tra le due tifoserie, tranne qualche sfottò». Normale sia così. E sui rapporti tra le due società Corsi chiarisce come questi siano oltre il cordiale: «Andrea Della Valle lo vedo solo alle partite e mi mostra stima e considerazione». Il presidente poi ricorda con un sorriso una trattativa non andata a buon fine, prendendosi il merito del rilancio di un giocatore in particolare: «Andai ad offrire Montella da giocatore alla Fiorentina, ma non apprezzarono. Vecino, invece, non sapevano neanche di averlo in rosa, adesso vale 15 milioni. Dai viola ho preso Camporese, Bittante e Brillante. Insomma, di affari ne ho anche fatti con la società viola. E’ la Fiorentina che non li prende da noi, ho anche scherzato su questo con Corvino. Il rapporto, come detto, è di grande cordialità. Corvino mi invitò a mangiare una bistecca questa estate quando ci incontrammo ad Amalfi per un premio, sono ancora qui che aspetto…».

MACCARONE, invece, prova a giocare in anticipo una sfida importante per il futuro di entrambe: «La Fiorentina è sempre la stessa squadra. Loro hanno una grande difesa, stanno forse facendo fatica davanti ma ogni annata ha storia a sé. Hanno comunque lo stesso gioco e lo stesso allenatore, gli episodi fanno la differenza ma sono una squadra forte». La chiusura è per Pasqual: «Non ci ha detto niente, conosciamo anche noi l’avversario e il suo valore».

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