News

CorSera: “Il calcio all’Italiano”. Rinascimento viola tra gioco, ambizione ed Europa

Published on

Largo spazio alla rivoluzione di Italiano sul Corriere della Sera: giocatori rivalutati, ambiente rinvigorito e il vero miracolo dopo la cessione di Vlahovic

Grande spazio sul Corriere della Sera per la Fiorentina, con l’apertura della pagina sportiva dedicata al “Calcio all’Italiano”. Una sinfonia che elettrizza Firenze dopo anni bui e scelte sbagliate. La rivoluzione è culturale e ruota intorno al progetto ambizioso di un allenatore che ha fame, coraggio e voglia di stupire. A Firenze, Vincenzo ci è arrivato quasi per caso, dopo il gran rifiuto di Gattuso e l’intuizione felice del ds Daniele Pradè che lo ha suggerito al presidente Commisso e a Joe Barone.

E’ CAMBIATO TUTTO. Italiano ha contagiato tutti con la voglia di fare e di alzare sempre l’asticella delle ambizioni, arrivando a rivitalizzare in fretta un ambiente depresso e una squadra involuta. La Fiorentina è la rivelazione del campionato, quella migliorata di più rispetto all’anno scorso: +23 punti. I gol segnati sono passati da 39 a 52, i gol subiti da 52 a 40: differenza reti da -13 a +12 quindi. Commisso, a inizio stagione, era stato prudente: «Voglio finire nella parte sinistra della classifica». Adesso, invece, si ritrova a lottare per l’Europa 4 punti dietro la Roma e 2 sotto la Lazio, ma con una partita da recuperare (il 27 aprile contro l’Udinese) e davanti all’Atalanta.

CALCIO ELETTRICO. Il gioco è l’impalcatura su cui Italiano sta costruendo le sue fortune. E colpisce l’immediata sintonia che l’allenatore ha trovato con la squadra sin dal ritiro di Moena. La Fiorentina è una squadra estrema. Il pareggio non è nelle sue corde, sono solo 5 (come la Samp): nessuno ne ha fatti di meno. Il calcio di Italiano è elettrico: difesa alta, verticalizzazioni, pressing asfissiante, aggressività. E rotazione continua degli uomini.

ENTUSIASMO. L’euforia cresce con il passare delle settimane. Domenica sera alla stazione di Campo di Marte, dopo l’impresa di Napoli, 400 tifosi hanno aspettato la squadra. Non è provincialismo, ma un connubio quasi perfetto con la città nel segno del riscatto. Italiano, in questi mesi, la Fiorentina l’ha migliorata, rendendola più solida e rivalutando giocatori che sembravano destinati a essere ceduti o dismessi: Igor, Amrabat, Saponara.

VERO MIRACOLO. Il vero miracolo però è stato assorbire senza scossoni apparenti la cessione a metà stagione del cecchino Vlahovic. Christian Vieri alla Bobo tv è stato chiaro: «La Fiorentina con Vlahovic sarebbe andata in Champions». Ma pur avendo perso il centravanti più forte del campionato è riuscita a migliorarsi: con Dusan aveva una media punti a partita di 1,63, senza è salita a 1,89. È vero che segna di meno, ma con il serbo subiva di più. In compenso adesso tutti trovano la porta: sono addirittura diciotto marcatori diversi.

5 Comments

Popular Posts

Exit mobile version