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Corsa all’Europa, quante insidie: ma la Fiorentina non può fallire
La squadra viola ha bisogno di punti per risalire e la sfida di Bologna diventa un crocevia decisivo. Anche il Sassuolo nel gruppo delle pretendenti
Una sosta per riordinare le idee, sperimentare alternative di formazione e studiare le avversarie in lotta per un posto in Europa League. Una sfida che vale ribalta, prestigio e maggiori introiti. Senza pensare che i pezzi pregiati della rosa di Pioli, da Veretout a Milenkovic arrivando fino a Federico Chiesa, avrebbero maggiori possibilità di restare Firenze per un’altra stagione (e magari anche di più) se sicuri di partecipare alla competizione europea. La vetrina per chiunque voglia ambire, prima o poi, a palcoscenici internazionali.
E allora, calendario e risultati alla mano, La Repubblica-Firenze di oggi fotografa la situazione della Fiorentina. Dopo dodici giornate i viola sono al nono posto in classifica, in un folto gruppo che probabilmente si darà battaglia fino all’ultima giornata. Perché tra squadre in risalita e altre in frenata, gli equilibri che muovono la Serie A sono davvero sottili.
Eccezion fatta per Juventus e Napoli, comunque distaccate da sei punti ma che viaggiano ad altre velocità, ecco che dietro troviamo una lotta serrata e dagli esiti più che incerti. L’Inter in cerca di gloria ma asfaltata dall’Atalanta ne è l’esempio più limpido: la squadra di Gasperini, dopo l’eliminazione in coppa e un avvio tutt’altro che esaltante, si sta rialzando con gioco e carattere.
LOTTA PER L’EUROPA. A chi domandava se avrebbe firmato per un posto in Europa League, Gasperini ha risposto di no. Vuole giocarsi la possibilità di andare in Champions. Discorso simile per la Lazio, in quarta posizione ma fermata dal Sassuolo. E qui emerge una novità: attenzione alla squadra di De Zerbi, che i viola affronteranno in trasferta dopo le sfide a Bologna e Juventus.
Ci sono anche loro in lotta. Difficile pensare poi che una tra Milan e Roma possa rimanere fuori dalla contesa per la Champions, anche se l’inizio dei loro campionati è stato altalenante. Attenzione anche a quelle squadre costruite per lottare fino all’ultimo, come Torino e Sampdoria, e all’outsider Parma capace di battere a domicilio proprio i granata nell’ultimo turno. Nessuna paura, però. Perché la Fiorentina vuole riconquistarsi sul campo la possibilità di giocare in una coppa alla quale comunque tiene. E non poco.
LA SFIDA DEL DALL’ARA. Sarà fondamentale non fallire la trasferta di Bologna, vincere e sfatare così quel tabù che resiste da oltre sei mesi. Anche perché alla ripresa del campionato ci saranno due scontri diretti: Parma-Sassuolo e Lazio-Milan, mentre l’Atalanta giocherà a Empoli e la Samp sfiderà il Genoa nel derby. I viola poi affronteranno la Juventus nel turno successivo, quello che vedrà anche altri scontri diretti come Roma-Inter e Atalanta-Napoli.
Scontro diretto dal sapore europeo sarà quello del 9 dicembre, in casa del Sassuolo. E anche in questo caso occhi puntati su Lazio-Sampdoria e Milan-Torino. E poi via fino al rush finale del girone d’andata. Ancora sette gare prima del giro di boa, con la consapevolezza di aver già affrontato, fin qui, la maggior parte degli scontri con dirette avversarie. L’obiettivo secondo la società rimane quello di migliorare la passata stagione. A partire da Bologna, inevitabile crocevia per una Fiorentina che vuol rimanere aggrappata al treno europeo.