Ora è dura. Specialmente riferito alle condizioni con cui la Fiorentina ha chiuso la sfida di Reggio Emilia. Un punto in tre partite: la settimana della verità ha fatto scivolare i viola al 9° posto, a -3 dalla 7° piazza occupata dal Milan. I rossoneri, così come la Samp, non hanno certo viaggiato a ritmi alti in questi sette giorni di campionati (rispettivamente 2 e 3 punti conquistati), mentre è l’Atalanta ad uscire decisamente rafforzata con 7 punti in tre gare (contro Inter, Benevento e Torino).
E così si ridisegna la classifica per il rush finale. Atalanta 6° a 55 punti, Milan 7° a 54 punti, Sampdoria e Fiorentina ad 8° e 9° posto a 51 punti. Tutto aperto in chiave Europa, anche se in quattro turni ci sono diversi scontri diretti e incroci con le big. E la variabile Milan che il 9 maggio si gioca la finale di Coppa Italia con la Juve: in caso di vittoria (comunque difficile), i rossoneri andrebbero direttamente ai gironi di Europa League, al di là del piazzamento in campionato.
Il calendario delle ultime 4 giornate.
35° turno:
Fiorentina-Napoli
Atalanta-Genoa
Bologna-Milan
Sampdoria-Cagliari
36° turno:
Genoa-Fiorentina
Lazio-Atalanta
Milan-Verona
Sassuolo-Sampdoria
37° turno:
Fiorentina-Cagliari
Atalanta–Milan
Sampdoria-Napoli
38° turno:
Milan-Fiorentina
Cagliari-Atalanta
Spal-Sampdoria
Gli scontri diretti, le sfide incrociate contro Cagliari, Napoli e Genoa, le insidie nelle gare contro chi si deve salvare: nel rush finale Atalanta e Milan partono avanti, ma tutto può ancora succedere. Anche perché i rossoneri avranno appunto la finale di Coppa tra le sfide con Bologna e Verona, e qualcosa (anzi, qualcos’altro) potrebbero lasciare per strada.
La Fiorentina, dal canto suo, dovrà cercare soprattutto di ritrovare sé stessa. Lo spirito che comunque c’è stato contro Spal e Lazio, un po’ meno con il Sassuolo. Recuperare forze e lucidità, magari anche un Milan Badelj la cui assenza pesa eccome nella qualità e nell’organizzazione di gioco. Un mese alla fine del campionato. La Fiorentina ha perso tre occasioni ghiotte, è sfavorita ma resta in corsa per l’Europa.
Di
Marco Pecorini