L’attaccante serbo vuole riscattarsi dopo mesi difficili. E Commisso vuole blindarlo con un nuovo contratto
Poteva lasciare Firenze ma alla fine Vlahovic è rimasto. Ci ha riflettuto a lungo, la società. Fino alle ultime ore dell’ultimo giorno di mercato. Fosse arrivato il famoso bomber richiesto da Beppe Iachini infatti, sarebbe stato il giovane serbo a fargli spazio. Eppure, Dusan, di dubbi non ne ha mai avuti. Lui è sempre stato chiaro col suo procuratore. “Io non mi muovo da Firenze” scrive il Corriere Fiorentino. Con tanti saluti alle squadre che si erano messe in coda per averlo. A lui hanno pensato Verona, Parma, Milan e Roma. Mentre il Lipisa, addirittura, è arrivato a mettere sul piatto 25 milioni di euro.
In questo caso, è stato (anche) il club ad opporsi. Al massimo, i viola, potevano lasciarlo andare in prestito. Perché il futuro, di questo ne son convinti (quasi) tutti, è suo. Tanto è vero che già da tempo si ragiona sul possibile rinnovo di contratto. Quello attuale scadrà nel 2023 ma, Rocco Commisso, ha dato l’input preciso di blindarlo a doppia mandata. L’accordo qualche mese fa era dietro l’angolo poi, qualcosa, s’è inceppato. Niente di grave, comunque, e molto presto le parti torneranno a parlarne.
Nel frattempo, Dusan, giocherà la sua partita. Ovvero smentire chi, ancora, non lo ritiene pronto per caricarsi il peso dell’attacco sulle spalle. Certo, non sarà facile. Basta pensare a quanto successo dal post lockdown in poi. Mesi durissimi per lui. Risultato positivo al Covid, non è più tornato quello che, prima dello stop, aveva convinto Iachini. Basta dare un occhio ai numeri. Da quando è ripartito lo scorso campionato Vlahovic è partito dall’inizio soltanto in tre occasioni su quindici. L’ultima, una settimana fa, contro la Sampdoria. Un match sfortunato, per i viola, ma che per lui ha significato ritrovare il gol, come fosse la perfetta chiusura del cerchio.
Il modo migliore per mettersi alle spalle un avvio di 2020/2021 da dimenticare, con la serataccia di San Siro che aveva dato fiato a chi, appunto, lo vede ancora lontano dalla maturazione. Contro lo Spezia, alla ripresa, avrà (probabilmente) un’altra occasione per dimostrarlo.
Di
Redazione LaViola.it