
Al Franchi arriva la Roma in una gara molto delicata per la formazione di Prandelli reduce dalla sconfitta di Udine
Umore nero e negatività da scacciare. La sconfitta di Udine ha lasciato pesanti strascichi all’interno della Fiorentina. Anche Cesare Prandelli ha accusato il colpo, lo racconta il suo volto alla vigilia della partita contro la Roma. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
«Adesso la difficoltà è cercare di avere un po’ più di rapporti chiari, sinceri e veri. Siamo circondati da una criticità forte, poi c’è il momento in cui si fa un passo indietro per stare vicini alla squadra. Siamo tutti sulla stessa barca — dice — Ho sentito Commisso, è arrabbiato e deluso. Abbiamo condiviso certi aspetti e rimarcando che squadra deve dare di più».
Cambio di strategia confermato dunque. Dopo l’inusuale attacco di domenica scorsa di Pradè, anche l’allenatore mette la squadra davanti alle proprie responsabilità. Per risollevarsi una volte per tutte dalla zona bassa della classifica. Dove la Fiorentina rischia di ritrovarsi nuovamente, Prandelli è ricorso al dialogo. «Abbiamo parlato molto in questi giorni. Sono tutte persone serie e consapevoli che devono dare qualcosa di più. Devono uscire loro dalla situazione».
Sullo sfondo resta il clima pesante ormai diventato una costante. L’allenatore sembra anche aver individuato cosa non va, ma per ora ha un solo obiettivo. «La situazione è questa non da pochi mesi. Ma da tre anni. Allora bisogna capire cosa è successo e rivedere il proprio modo di programmare. Ma adesso bisogna fare risultati, risultati e risultati».
Nelle ultime tre trasferte, la Fiorentina ha lasciato per strada diversi punti
Dopo il pareggio contro il Torino si è fermata contro Sampdoria e, appunto, Udinese. La chiave di lettura sta nell’aspetto psicologico. «Quando pensiamo di vincere, inconsciamente, abbassiamo la tensione». Un errore costato caro, infatti i gol fatali sono stati subiti soprattutto nei minuti finali della varie sfide. Stasera la Fiorentina cercherà di avere un atteggiamento diverso e una sostanza maggiore. Dopo il turno di riposo, Amrabat sarà di nuovo titolare. «Mi auguro che possa dimostrare la voglia di essere integrato e che possa essere più verticale e veloce. Io non ho problemi con nessuno.
Quando sostituisci un giocatore o lo fai subentrare, a volte può essere da stimolo». Cosa che era capitata anche a Castrovilli contro lo Spezia. Da subentrato aveva avuto un impatto determinante sulla gara. Su Callejon, il grande mistero di questa stagione, Prandelli ha preferito tagliare corto: «Diventerà una risorsa. Ma non parlo più di lui. È positivo in tutto, ma siamo strutturati in un certo modo». Il riferimento, è noto, è all’aspetto tattico che penalizza lo spagnolo.
La Roma si presenta al Franchi in corsa per la Champions e dopo la sconfitta col Milan
«Fonseca è un allenatore che va avanti per la propria strada. Pur prendendo delle decisioni magari impopolari. Hanno qualità e corsa e sono forti sui calci piazzati». Con pochi accorgimenti, Prandelli punterà tutto sulle ripartenze: «La gara la faranno loro. Non possiamo essere presuntuosi». Con Vlahovic davanti ci sarà Ribéry, l’ora di Kokorin non è ancora arrivata. «Serve tempo, ha indiscusse qualità tecniche. Anche a Platini servirono sei mesi ambientarsi». Alla Fiorentina basterebbe anche una piccola parte del talento del fuoriclasse francese.

Di
Redazione LaViola.it