Rassegna Stampa
Corriere Fiorentino: nel fronte anti Dal Pino. Fiorentina alleata con Juventus e Lazio
Rocco Commisso, alleato con la Juventus di Agnelli e la Lazio di Lotito, chiede un cambio in Lega
Nell’ennesima battaglia che si profila in Lega la Fiorentina prende posizione, lo fa affiancando altre sei società, tra cui la Juventus di Agnelli e la Lazio di Lotito, che nella giornata di ieri hanno chiesto, attraverso due distinte lettere, prima le dimissioni del presidente Paolo Dal Pino, poi eventuali danni per la sua gestione. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
Diversi e tra loro intrecciati i motivi che hanno spinto le sette società in questione a scrivere alla Lega: dal ritardo nell’assegnazione dei diritti televisivi a Dazn fino al nuovo bando che riguarderà il cosiddetto «pacchetto 2», passando per l’ingresso di fondi stranieri in Lega fino all’idea di riaprire parzialmente gli stadi presa in considerazione solo per la gara d’esordio del prossimo Europeo.
Un intervento a gamba tesa da parte di quattro big del campionato come Juventus, Inter, Napoli e Lazio, sostenute anche da Atalanta e Verona e alle quali si è unito anche il club viola
Alla base della richiesta di dimissioni, formulata da quello studio Chiomenti che seguì anche il passaggio di proprietà della Fiorentina dai Della Valle a Commisso, la gestione (ritenuta insoddisfacente) della questione relativa ai diritti tv. Poi sfociata nell’assegnazione ritardata a Dazn.
Ma se sulle 7 gare da trasmettere in esclusiva la Lega aveva già raggiunto un accordo sulla base di un’offerta da 840 milioni (superiore a quella da 750 milioni formulata da Sky) è sulle altre tre partite in co-esclusiva che l’assemblea si era di nuovo spaccata. Rimandando il tutto a un nuovo bando da formulare nelle prossime settimane visto che l’ultima offerta di Sky (rialzata a 87,5 milioni) non è stata accettata. Quanto all’ingresso di fondi stranieri pronti a rilevare il 10% della Lega, il consorzio Cvc, Advent e Fsi, lo stallo pareva essere stato già superato nelle scorse settimane, anche perché l’iniziale unanimità favorevole era venuta meno con il passare del tempo.
La posizione della Fiorentina e degli altri club che hanno poi sottoscritto per mano dei propri presidenti la seconda lettera, quella contenente i rilievi per una denuncia con richiesta danni per cattiva gestione, è in sintesi quella di accelerare i tempi per concludere definitivamente la partita sul prossimo campionato. Senza ulteriori rallentamenti che lo stesso Dal Pino, a detta dei club, favorirebbe pur di riaprire il dibattito sui fondi stranieri.
Se non una dichiarazione di guerra certamente una chiara mozione di sfiducia, che rimescola anche quelle alleanze nate di fronte al bivio tra Sky e Dazn
La Fiorentina, che pure dal presidente Dal Pino e dall’a.d. De Siervo aveva di recente ricevuto particolari ringraziamenti per la cessione dei diritti tv in Usa alla Cbs, in un primo momento si era astenuta sul fronte dei fondi stranieri, mentre fin dalle prime battute aveva spinto affinché venisse immediatamente accettata la proposta di Dazn.
Lo stallo però potrebbe perdurare, perché da Roma non filtra nessuna intenzione di Dal Pino di dimettersi. Inoltre il presidente della Lega è forte anche del sostegno del presidente della Figc Gravina che anzi, per ostacolare il potere dei club più influenti, aveva espresso l’intenzione di rivedere al ribasso il quorum necessario per le delibere (oggi fissato a due terzi dell’assemblea).
Insomma così come le posizioni in Lega tendono a cambiare resta l’incertezza su più di un aspetto, ed è anche per questo che la Fiorentina insieme ad altre sei società ha puntato il dito su una presidenza di Lega che non è evidentemente ritenuta più idonea.