Subito uno scontro diretto con il Genoa: «Punto sulle certezze. Vlahovic? Segnava anche con me», le parole del tecnico
Beppe Iachini riparte dalle certezze. Zero novità o nessuna voglia di strafare per stupire, l’obiettivo è uno solo: condurre la Fiorentina alla salvezza matematica il prima possibile. Per riuscirci, l’allenatore ha scelto la strada del pragmatismo e della concretezza. Dunque quelle idee di inizio anno di disegnare un gioco più divertente restano nel cassetto. Le tirerà fuori chi prenderà il suo posto nel prossimo campionato. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
Adesso la strada è tracciata. Beppe è tornato in sella quando non se lo aspettava più. «Pensavo che le cose potessero andare meglio», ammette nella videoconferenza on line, un po’ spaesato visto che non è un grande amante della tecnologia. Poi, rotto il ghiaccio, l’analisi. «È arrivata la chiamata in un momento difficile, come lo scorso anno. Non potevo dire di no. Devo capire subito cosa non ha funzionato e intervenire».
In settimana soltanto cinque giocatori sono stati via per le nazionali. Per il resto Iachini ha provato a riallacciare il filo col lavoro che aveva lasciato. Senza stravolgimenti particolari: «Abbiamo iniziato a lavorare su un paio di situazioni tattiche. Ma io punto soprattutto sulle certezze della squadra».
Dunque si riparte da Vlahovic e Ribéry. Dietro i titolari e un dubbio in mezzo al campo rimane soltanto su Amrabat. «Mi hanno detto che ha avuto un problema alla schiena», ha precisato Iachini, un infortunio che tuttavia non lo ha risparmiato dalla nazionale del Marocco. Più che sul campo, Iachini proverà a costruire i risultati già nello spogliatoio. «Si deve capire se c’è una piccola malattia e cercare di curarla in fretta. Il coinvolgimento di tutti diventa importante. Ogni giocatore si deve sentire titolare, con cinque cambi è normale che sia così».
In un momento così delicato, anche la proprietà ha mandato segnali di vicinanza
Rocco Commisso ha parlato all’intero gruppo in collegamento telefonico, ribadendo il concetto di «famiglia» che c’è nel club. Poi ha aggiunto che dopo Pasqua arriverà in città e la sua presenza al fianco di tutti sarà anche fisica. L’obiettivo è spronare a dare il massimo per le ultime dieci partite. E, facendo gli auguri di Pasqua, ha chiesto che il regalo migliore possa arrivare dalla trasferta di oggi a Genova.
Rispetto a quando è andato via a novembre a causa dell’esonero, Iachini trova Vlahovic maturato e più continuo sotto porta. Ma a tal proposito rivendica anche i suoi meriti di questa crescita. «Con me lo scorso anno ha segnato senza rigori». E, sulla sua fiducia per Dusan, ha raccontato: «Vi faccio un esempio. Contro l’Inter a Milano sbagliò un gol e poi perdemmo. Ci furono critiche esagerate, io la partita dopo lo schierai titolare contro tutto e tutti».
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Redazione LaViola.it