Anche il quotidiano fiorentino si concentra sulla questione stadio dopo la mazzata di ieri arrivata da Roma
Un colpo all’entusiasmo. E uno ancora più duro ai progetti di crescita sportiva. La lettera del Mibact rischia di avere un effetto a catena difficilmente quantificabile in casa Fiorentina dove ieri si respirava un’aria plumbea. Di profonda delusione mista a rabbia per quanto comunicato dai tecnici del ministero. Un’amarezza che va oltre le poche righe che Rocco Commisso ha affidato ai canali ufficiali viola. E che potrebbe sfociare nelle prossime ore (o settimane) in qualcosa di molto più preoccupante per le ambizioni di rinascita della Fiorentina. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
L’ipotesi che il presidente italo-americano possa iniziare a pensare a un disimpegno per il momento non viene ventilata esplicitamente. Ma è evidente che un club senza uno stadio moderno in grado di generare ricavi aggiuntivi potrebbe diventare di colpo, nelle valutazioni del patron, un investimento a cui guardare con sempre più diffidenza. E, soprattutto, con molto meno entusiasmo. Tanto che la delusione rischia ora di travolgere anche eventuali «piani B», come per esempio la possibilità di traslocare la squadra fuori dai confini comunali in uno stadio, questa volta davvero, nuovo di zecca. La mancanza di fiducia (per non dire rassegnazione) nei confronti delle istituzioni e del «sistema Italia» emergeva chiaramente ieri dalle stanze del club viola.
Dove la sola idea di affrontare nuovi percorsi burocratici e tavoli di confronto con la politica sia per la situazione Franchi sia per un’eventuale stadio a Campi, viene ora vista come un’inutile perdita di tempo. E di energie che invece devono comunque essere profuse sul cercare di risollevare la classifica della squadra. Pensare al presente e basta ora che del «doman v’è certezza». Il Gattopardo si è mangiato pure Rocco Commisso.
Di
Redazione LaViola.it