Udinese-Fiorentina è anche la sfida tra i due centrocampisti d’attacco più talentuosi della Serie A
Chissà cosa sarebbe successo se, nell’estate del 2019, la Fiorentina fosse riuscita a piazzare il colpo. Erano i primi mesi di Commisso e il presidente voleva chiudere col botto la sua prima campagna acquisti. Di certo, sarebbe stata un’operazione destinata a cambiare il volto della squadra. Perché Rodrigo De Paul è uno di quei giocatori capaci (da solo) di alzare il livello complessivo. E la storia degli ultimi campionati sta a lì a dimostrarlo. Un centrocampista totale: trequartista, mezzala, regista, esterno in un tridente. Ha giocato ovunque e sempre bene. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
Lo sapeva bene Daniele Pradè che, nella sua esperienza a Udine, lo aveva conosciuto da vicino. Per questo, pur di portarlo a Firenze, arrivò a mettere sul piatto (quasi) 40 milioni. Sembrava fatta poi, all’improvviso, lo stop.
Ma nella vita, si sa, da ogni problema può nascere un’opportunità. E qua entra in gioco l’altro protagonista di questa strana storia: Gaetano Castrovilli. Ci avrà pensato mille volte, in quelle settimane, a cosa ne sarebbe stati di lui se De Paul fosse davvero arrivato in viola. Magari, nonostante la grande stima di Vincenzo Montella (allora allenatore viola) la società lo avrebbe mandato in prestito. Del resto, fino a quel momento, non aveva mai messo piede in serie A ed era impossibile immaginare quello che, invece, sarebbe stato un impatto clamoroso col calcio dei grandi.
Merito di Montella che, persa la speranza di avere a disposizione il talento argentino, decise di puntare tutto su questo ragazzo. Uno che aveva passato l’anno prima in serie B con la maglia della Cremonese. E così, alla prima di campionato, eccolo titolare. Si giocava Fiorentina-Napoli e, il Franchi, fu letteralmente incantato dai suoi «passi di danza». Il resto, è storia. Le prestazioni in crescendo, le attenzioni della Nazionale, le offerte dei grandi club. Inter, Napoli, Roma. In molti stanno provando a prenderlo trovando (per ora) un muro.
Un po’ come De Paul che, a ogni sessione di mercato, sembra sul punto di partire salvo poi, alla fine, restare a Udine
È successo in quell’estate del 2019, e la storia si è ripetuta anche nello strano mercato autunnale che ha preceduto questa stagione. Altro tentativo della Fiorentina (nonostante Iachini non ne fosse convinto) e altro rifiuto. Con una certezza: tra qualche mese, ne sentiremo parlare ancora. Anzi. Già in questi giorni circolano le voci che vogliono la Fiorentina pronta a un nuovo assalto in vista del 2021-22. Daniele Pradè e Joe Barone sono calcisticamente innamorati dell’argentino.
Difficile dargli torto, basta dare un occhio ai numeri: anche in questo campionato il 10 dell’Udinese ha segnato cinque gol, fatto tre assist e, più in generale, sta letteralmente trascinando i suoi verso la salvezza.
L’altro 10, quello della Fiorentina, risponde con statistiche praticamente identiche: 5 reti, e due assist. Domenica insomma, si sfideranno due tra i centrocampisti più forti della serie A. E Prandelli si augura che finisca come all’andata: vinsero 3-2, i viola, grazie a due perle di Castro che, a lungo, son rimaste le ultime. Fino alla gara con lo Spezia: 117 giorni di digiuno interrotti venerdì scorso dopo che, il mister, aveva deciso di lasciarlo in panchina.
Di
Redazione LaViola.it