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CDS-Stadio – Mandragora sempre più centrale: vuole restare e aspetta il rinnovo

Per ora non ha ancora discusso il rinnovo del contratto con il club viola, ma vorrebbe restare a Firenze

Come riportato dal Corriere dello Sport, col Bologna, Rolando Mandragora si è reso protagonista dell’ennesima prestazione da applausi, smistando palloni illuminanti e macinando chilometri su chilometri. All’ottantunesimo minuto ha servito un cioccolatino a Moise Kean, che si è ritrovato sui piedi un pallone dalla traiettoria esemplare. All’ottantaquattresimo, poi, ha sfruttato un rilancio di De Gea per liberare lo stesso Kean in tuffo. L’attaccante, dopo la prima opposizione di Skorupski, ha segnato il 3-2 finale esplodendo di gioia davanti ai propri tifosi. Quindi se non si tratta di assist, poco ci manca.

KILL…OMETRI. Un Mandragora così famelico, votato come il miglior giocatore del mese di aprile dai tifosi, non si era ancora visto a Firenze. Miete vittime su vittime, e lo fa non fermandosi mai. Per intendersi: contro il Bologna ha corso 11,5 chilometri. Al ritorno con il Real Betis ne ha macinati 15. Tornato dalla trasferta di Roma, il 4 maggio, si è imposto una sessione di vasche attorno alla mezzanotte per recuperare il più in fretta possibile.

IMPRESCINDIBILE. Quella di domenica è stata la quarantaduesima presenza stagionale di Rolando Mandragora. Senza considerare gli infortuni, il tecnico Palladino ci ha rinunciato appena sei volte in tutta l’anno. E l’ha sostituito l’ultima volta un mese fa, ossia il 23 aprile a Ca-gliari. Questo per rendere l’idea della sua centralità nel progetto. Chissà che presto non arrivi l’ora dell’azzurro.

IL FUTURO. In tutto questo la società di Commisso non si è ancora fatta avanti per parlare di rinnovo. Mandragora ne sarebbe entusiasta, avendo continuato a dare la priorità alla maglia viola nonostante i sondaggi eccellenti ricevuti in Italia. La sua linea è chiara: precedenza alla città che lo ha rilanciato e che gli ha permesso di esprimersi come non gli riusciva da tempo. Ma l’attesa ha un limite. A stretto giro di posta le parti si siederanno a un tavolo per discutere il da farsi, consci del contratto del giocatore in scadenza tra un anno. Prima però la sfida di Udine, che decreterà insieme a Lazio-Lecce le sorti europee o non europee della Fiorentina.

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