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Corre più di tutti, detta i tempi, manda in porta i compagni: ecco il miglior Bonaventura

Bonaventura

Il migliore per palloni recuperati e chilometri percorsi, ma anche tanta qualità: così Jack ha trascinato la Fiorentina. Ora il rinnovo

Trequartista e centrocampista. Qualità e quantità. Visione di gioco, corsa, interdizione, inserimenti, passaggi illuminanti. Un nome e un cognome: Giacomo Bonaventura. Per tutti Jack. Ma anche un po’ asso di questa Fiorentina, a volte jolly. Contro il Sassuolo ha fatto di tutto: ha mandato in porta i compagni, ha cucito il gioco, dato i tempi sulla trequarti, ha corso più di tutti. Così si può essere migliore in campo anche senza entrare negli episodi decisivi della partita.

A TUTTO CAMPO. Dopo 4 minuti ieri aveva mandato in porta prima Milenkovic, poi se n’era andato sulla sinistra servendo una bella palla a Ikonè, non sfruttata per l’anticipo di portiere e difensore. Poi nella ripresa illuminante la sua palla verticale per Kouame. Nel mezzo tanta corsa, sicurezza nelle giocate in mezzo ad una squadra spesso in confusione, palloni recuperati. La fotografia della sua prova è anche nei numeri. È stato quello a correre di più tra i viola, ben 11.5 km (2° Kouame con 10.8), 3° per velocità media ‘in Run’ (cioè in andatura senza scatti), con 10.78 km/h, primo per palloni recuperati (ben 9), 3° per passaggi riusciti (30, il migliore dopo i due difensori centrali), quello che ha subito più falli (3) e il 2° per passaggi sulla trequarti riusciti (11, dopo Kouame a 12).

TRASCINATORE. Insomma, un trascinatore a tutto campo. Prima come trequartista, poi nei due in mezzo, quando ci ha messo tanta determinazione insieme a Castrovilli per garantire equilibrio ad una squadra pesantemente sbilanciata in avanti. “Perché la Fiorentina può tornare in Europa? Perché mercoledì e giovedì guardare le altre partite non ci piace”, ha detto ieri Bonaventura dopo la partita. “Vorremmo giocarle anche noi le partite di Europa. Certo, chiunque vorrebbe andarci, sappiamo che siamo un po’ indietro e per arrivarci bisogna fare un filotto. Per farlo bisogna alzare il livello e fare grandi prestazioni”. Il leader ha tracciato la strada, così come aveva ‘strigliato’ il gruppo nel momento di difficoltà durante i primi mesi di stagione. Era stato lui a palesare i problemi della squadra (“Dobbiamo metterci in testa che la Serie A è difficilissima. Tutte cercano di metterti in difficoltà, ormai tutti ci conoscono perché sono due anni che giochiamo alla stessa maniera” e “Ci mancano i gol di Vlahovic”), quando tanti interpreti cercavano invece alibi o guardavano altrove. Non a caso poi la Fiorentina ha cambiato faccia e veste tattica. E con il 4-2-3-1 anche Jack è rinato. I gol consecutivi contro Samp e Salernitana, il rigore procurato contro l’Inter. E prove come quella di ieri. L’anima di questa Fiorentina. Con il rinnovo, sempre più vicino, come logica conseguenza.

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