Il presidente del Pisa ha parlato del suo rapporto con il tecnico accostato alla panchina viola: “Sotto il profilo umano ha una grande empatia con i propri giocatori”
Il presidente del Pisa Giovanni Corrado ha parlato a Radio Toscana del rapporto con il tecnico Rino Gattuso, che ha guidato i nerazzurri dal 2015 al 2017: “Con Gattuso che rapporto è stato? Lo trovai già come allenatore del Pisa quando si insediò la nostra società. Con lui ho avuto un’esperienza breve ma con un buon rapporto. Arrivammo a dicembre (2016) in una situazione compromessa sotto l’aspetto sportivo, disastrata a livello societario. Quindi siamo arrivati alla fine della stagione per poi iniziare il nostro progetto sportivo. Gattuso a fine giugno andò in scadenza di contratto e si legò alla Primavera del Milan: questa cosa un po’ mi stupì perché era un allenatore che da qualche anno allenava in prima squadra tra i professionisti, è come se fosse ripartito. Ci salutammo, lasciandoci comunque bene. Credo che Rino Gattuso sotto il profilo umano abbia una grande empatia con i propri giocatori e che riesca a trasmetterla a tutto l’ambiente. Ha un modo efficace di cominciare e una buona reputazione anche con i giornalisti, forse proprio perché è sempre diretto e disponibile, senza giri di parole. L’ultima volta l’ho sentito quando purtroppo è venuta a mancare sua sorella, ma non abbiamo parlato di campo“.
GATTUSO A FIRENZE. “Non credo che per Gattuso passare dal Napoli alla Fiorentina sarebbe un declassamento. Una squadra non deve essere valutata dai risultati dell’ultimo periodo, ma dalla storia e dalla società che la rappresenta in quel momento. I viola hanno avuto grandi stagioni con i Della Valle, ora c’è un’altra proprietà che sta cercando di ricostruire, con idee molto chiare: le società non si giudicano solo dai risultati, perché questi sono conseguenza di un lavoro che, se fatto bene, alla lunga dà i suoi frutti“.
SERIE B. “La B di quest’anno? È un campionato che vive più o meno alla stessa maniera: c’è il gruppo delle retrocesse e le storiche che lottano tutti gli anni per salire, quindi si crea sempre un gruppo folto che lotta per salire. In B più che in altri campionati non sempre chi ha nomi altisonanti poi fa bene. Quest’anno il Covid ha contribuito a mischiare ulteriormente le carte. Noi a Pisa sicuramente abbiamo perso qualche punto in casa giocando a porte chiuse, perché giocare a Pisa non è mai facie per le avversarie. Stasera contro il Chievo abbiamo una partita che teoricamente può rilanciarci e renderci competitivi quanto loro“.
Di
Redazione LaViola.it