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Cori al tifoso colpito da infarto: indaga la Digos

Brutti cori sarebbero arrivato dal settore dei tifosi della Fiorentina, all’indirizzo dell’uomo che poi non ce l’ha fatta.

La festa per la vittoria del Cagliari si è trasformata improvvisamente in tristezza, venerdì, quando alla Sardegna Arena è arrivata la notizia della tragica morte di Daniele Atzori, colpito da infarto. Ma il dolore è diventato sdegno, amplificato sui social, quando si è saputo – anche se all’interno dello stadio questo non si è avvertito palesemente – che dal settore riservato agli ospiti, secondo alcuni supporter isolani della Curva Sud, sarebbe partito un oltraggioso “devi morire” proprio nei momenti concitati durante i quali Daniele Atzori accusava il malore rivelatosi poi fatale. Così scrive Il Corriere dello Sport.
Difficile capire in quanti abbiano preso parte a una iniziativa sicuramente deprecabile, dalla quale anche la società viola ha preso le distanze: il club Viola nell’ultimo anno ha stretto un rapporto di grande vicinanza con il Cagliari dopo la scomparsa di Davide Astori, che non verrà certo incrinato da qualche voce stonata. «La società – si legge sul sito della Fiorentina – condanna qualsiasi gesto di mancata solidarietà nel rispetto di questa terribile tragedia».

INDAGINI. Se siano stati cori o voci isolate si saprà presto, secondo le indagini della Digos della Questura di Cagliari che ha avviato una serie di accertamenti per ricostruire quanto accaduto all’interno della Sardegna Arena. Gli uomini della polizia verificheranno la condotta tenuta dai tifosi della Fiorentina, procedendo all’ascolto degli audio delle riprese del sistema interno di telecamere, ma anche quelli dei servizi televisivi per verificare se e da dove siano partiti i cori che, pare, sono anche stati immediatamente zittiti e coperti dagli stessi altri tifosi della Fiorentina che hanno partecipato alla trasferta.  

LA CRONACA. Il tifoso rossoblu era uscito di casa nel tardo pomeriggio con la sorella e un gruppo di amici, per non rientrarvi mai più, stroncato da un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo. Un’ora di tentativi di rianimarlo con più di venti scariche del defibrillatore non hanno sortito alcun effetto e proprio sotto quella Curva Sud che tante volte lo aveva visto condividere gioie e dolori con i suoi beniamini, il suo corpo è rimasto a lungo all’interno dell’ambulanza in attesa che i parenti arrivassero in una tristissima processione. Tra i più colpiti anche i dirigenti del Cagliari, con in testa il presidente Tommaso Giulini che è andato personalmente a rendere omaggio allo sfortunato tifoso.

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