Il terzo derby dell’Appennino premia un Bologna così superiore ai viola da far apparire il risultato finale come il minore dei mali
Stavolta, scrive Ernesto Poesio sul Corriere Fiorentino, non è bastato mettere in campo qualsiasi attaccante passasse dalle parti della panchina per l’arrembaggio finale. Non è bastato mettere insieme Beltran, Nzola e Belotti per raddrizzare una gara fondamentale per la corsa all’Europa. E così dopo le vittorie della Fiorentina in campionato (un po’ fortunosa) e in Coppa Italia (ma ai rigori), il terzo derby dell’Appennino premia un Bologna così superiore ai viola da far apparire il risultato finale come il minore dei mali. Perché la Fiorentina ieri sera ha rischiato in più di un’occasione l’imbarcata, con i giocatori rossoblu lanciati nelle ormai consuete praterie che la difesa viola concede cortesemente a ogni avversario. […]
La boccata d’aria fresca per la scorpacciata di gol contro la peggior difesa del campionato (il Frosinone) è durata il tempo di un viaggio al di là dell’Appennino, dove sono riemersi tutti i limiti di una squadra che vorrebbe ma non può, che nelle ultime 5 partite ha messo insieme solo 4 punti. Troppo poco per reggere il ritmo della zona Champions (Bologna e Atalanta ora distano 5 punti con i nerazzurri che hanno una partita in meno), ma anche per la strada che porta in Europa League dove i giochi sono ancora tutti aperti purché si cambi marcia. […]
La preoccupante facilità con cui ormai gli avversari leggono il gioco dei viola e riescono ad arrivare davanti a Terracciano è al momento il dato che più dovrebbe far riflettere, insieme a un centrocampo che sembra essersi sciolto tra polemiche di mercato (Bonaventura) e prevedibili problemi fisici (Arthur). Tante falle e poco materiale per turarle. Il compito di Italiano si fa sempre più difficile.
Di
Redazione LaViola.it