
La Fiorentina sta migliorando, ma non sta ancora così bene da considerarsi guarita. Venerdì la riprova con il Torino
La Fiorentina ha sette punti di vantaggio sulla zona retrocessione e mancano ancora 19 partite, ovvero tutto il girone di ritorno, alla fine del campionato. Può considerarsi tranquilla la Fiorentina, nella sua poltroncina al numero dodici della classifica, oppure è ancora presto per giocare sul velluto? È presto, molto presto per pensare a una già raggiunta tranquillità, anche se il lato mediocre delle squadre traballanti o in procinto di diventarlo è un dato di fatto incoraggiante. Così scrive il Corriere Fiorentino.
OTTIMISMO. La Fiorentina sta migliorando, ma non sta ancora così bene da considerarsi guarita. La palla viene amministrata con maggior sicurezza e l’allenatore Prandelli sembra aver trovato una coesione tra i reparti, una saldatura che contiene un margine di speranza per un ulteriore progresso. Qualche giocatore accende un po’ di fuoco e, per fare un esempio riferito all’ultima partita, si tratta di quattro giocatori con caratteristiche diverse: Bonaventura, Castrovilli, Vlahovic, Ribéry. Ciascuno ha compiti e attitudini differenti: Bonaventura cuce, Castrovilli ricama, Vlahovic conclude, Ribéry lampeggia. È presto per l’ottimismo assoluto e, come diceva un allenatore del tempo che fu, dopo la prova occorre la riprova. La prossima partita, venerdì prossimo a Torino, darà la misura dell’ottimismo e della cautela. Poi ci sarà l’Inter al Franchi.

Di
Redazione LaViola.it