Rassegna Stampa

CorFio – Vanoli senza paura: “Ci servirà l’umiltà dei vincenti”

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Vanoli si presenta in questo: “Mancava consapevolezza di dove siamo, ma ora c’è”

Secondo Il Corriere Fiorentino, il passato non conta. Il futuro (che non sia il domani) nemmeno. Del resto, arrivati a questo punto, sarebbe anche sbagliato probabilmente andare troppo in là. Certo, un’analisi un filo più approfondita di quello che non ha funzionato e che ha portato la Fiorentina all’ultimo posto in classifica ci poteva stare, ma chissa. Magari, verrà anche quel tempo. «Se ci attacchiamo a quello che è successo ci uccidiamo da soli». Chiaro no? Paolo Vanoli è così. Pochi fronzoli, pochissimi giri di parole (ha già perso la voce…) e tanta, tanta concretezza.

In questi giorni si era molto discusso della condizione fisica della squadra. Del resto era stato Galloppa il primo a parlarne, seguito a ruota da Goretti (Pradé? Non tutte le scelte erano condivise», ha tenuto a precisare il ds) prima che domenica, dopo la gara col Genoa, fosse Piccoli a metterci il carico. Una serie di prese di posizione che non erano parse il massimo dell’eleganza nei confronti di Stefano Pioli e forse è per questo che Vanoli ha voluto chiarire il suo punto di vista. “Ho detto che dobbiamo mettere benzina perché nella sosta è normale che sia così e ho scelto di fare i doppi allenamenti per conoscerci meglio e per poter impostare il mio metodo di lavoro”.

Ho detto ai ragazzi che dobbiamo stare zitti e accettare tutte le critiche perché siamo ultimi. Ripetuto. Ultimi”. Eccolo, il messaggio. Ripetuto una, due, cento volte. “Avevo paura che il gruppo non ne fosse consapevole ma devo dire che a Genova ho avuto risposte incoraggianti. Adesso avanti così. Pensiamo alle cose semplici, alla concretezza, partita per partita, con l’umiltà e non la presunzione dei forti. Altri obiettivi non esistono”.

 

 

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